Si tratta di due antichi corpi di edifici pervenuti alla famiglia Scarbolo (dal longobardo singolare SKArBULL; plurale:SKArBUI) nel XIX secolo.
Erano adibiti, nei secoli, alla macinazione del frumento, e delle granaglie, e –rara testimonianza superstite in Regione- alla battitura del merluzzo stagionato-BACCALA'.
Costituiscono una notevole testimonianza di archeologia industriale culturale ereditaria di grande rilevanza nella articolata complessità degli usi dello sfruttamento della forza motrice dell’acqua per la vita economica dell’importante centro friulano-europeo di Cividale del Friuli-Forum Iulii.