By Diego Scarbolo già Centro Turistico Giovanile e membro del Forum Associazioni Promozione Turismo Sociale Brescia Ctg, Cts, Acli, Uisp, Aics, Arci, Ass.Longobardia Regione Virtuale Europea
martedì 30 aprile 2013
venerdì 26 aprile 2013
mercoledì 24 aprile 2013
martedì 23 aprile 2013
ONU: Earth Day - Giornata Mondiale della Terra... data la ormai certa influenza inquinante dell'azione degli Umani sul Pianeta...
La Giornata Mondiale della Terra è una ricorrenza avviata nel 1970 ... data la ormai certa influenza inquinante dell'azione degli Umani sul Pianeta... si pensi al cambiamento climatico allo spostamento delle stagioni a partire dall'autunno... iniziativa da ricordare per l'occasione è la costituzione a Milano del "Waste Watchers" cioè "Osservatori della spazzatura" infatti ogni anno solo in Italia, si stima, venga buttato via, solo dalle famiglie, cibo per 15 miliardi...
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venerdì 19 aprile 2013
martedì 16 aprile 2013
"C'E' un' UNICA RAZZA SUL PIANETA: QUELLA UMANA" a BRESCIA Incontro, promosso dal Forum Turismo Sociale, con Silvano Agosti (Regista) ven.19 aprile 2013 - LA PERSONA UMANA PATRIMONIO EREDITARIO DELL'UMANITA' presso la Nave di Harlock - Via Marziale Ducos, 2 (Parco Ducos) - BRESCIA Ingresso Gratuito
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(Silvano Agosti)
venerdì 5 aprile 2013
NONVIOLENZA, ONU in APRILE: "Giornata Mondiale Contro le Mine" per la Messa al Bando delle Mine per Tutta l'Umanità, Nessuno Escluso...
SOLO LA NONVIOLENZA SALVERA' L' UMANITA' |
...da anni l'Onu ha dichiarato il 4 aprile "Giornata mondiale contro le mine" e sollecita con forza l'impegno di tutti i Paesi del Mondo per la Messa al Bando di queste armi....
...tutto per ribadire, senza sosta, la necessita' dell'impegno di tutti i Paesi e di tutte le Persone, singole e associate, contro tutte le guerre....
...una sola è l'Umanità e solo la nonviolenza puo' salvare l'Umanità...
giovedì 4 aprile 2013
Globo&Umanità Sono la Tua Classe. Il Futuro dell'Istruzione Elimina l'Aula..."SocialStructed Learning” l'Apprendimento diventa un Cammino, un Viaggio "SocialmenteStrutturato"....
Pieve Longobarda S.Giorgio Valpolicella(VR) |
La tecnologia, probabilmente, trasformerà tutta la nostra vita in esperienze di un cammino attraverso "l'Apprendimento Socialmente Strutturato" così lo chiama Marina Gorbis, direttore esecutivo dell'Istituto per Il futuro (Usa)
"... un progetto chiamatoHyperCities sta già stratificando le informazioni storiche sul terreno concreto della Città... mentre si cammina, si viaggia, con il proprio cellulare, si può puntare a un sito e vedere come appariva un secolo fa... e come lo vivevano gli uomini di allora..."... "...così quando camminando o viaggiando si scatterà la foto di una foglia di un albero si saprà, subito 'tutto'...".
"Ci stiamo allontanando dal modello odierno in cui l'apprendimento è organizzato intorno, le istituzioni gerarchiche stabili (scuole, collegi, università...). Si prevede di provare a sostituire quel modello con un nuovo sistema, in cui l'apprendimento sarà concepito come un flusso, in cui le risorse di apprendimento non saranno scarse, ma ampiamente disponibili, le opportunità di apprendimento abbondanti e gli studenti avranno così la possibilità di immergersi in autonomia in flussi di apprendimento senza soluzioni di continuità "
HyperCities |
mercoledì 3 aprile 2013
LUXOTTICA il Titolare Leonardo del Vecchio: un NoChiarissimo contro la Finanza Speculativa....
FARO |
E' la LUXOTTICA. Produce lenti per occhiali e li vende in tutto il mondo. Tra i suoi clienti più famosi la polizia stradale della California (i celeberrimi CHIPS) l’esercito cinese, tutta la linea occhiali di Christian Dior e Yves Saint Laurent. Produce in Italia e vende in Cina.
Il suo proprietario e fondatore, Leonardo Del Vecchio, nato nel 1935 a Milano, è poco noto alla massa degli italiani. Ma il suo nome è un mito in Usa, Germania, Gran Bretagna, Cina.
La sua frase più recente? “Non investiamo neppure un euro nella finanza, perché noi sappiamo come produrre, come inventare mercato, avendo come fine la ricchezza collettiva della comunità, altrimenti questo lavoro non avrebbe senso”.
“Basta con i manager mitomani finanzieri” ha detto al giornalista Daniele Manca in una esplosiva intervista pubblicata sul Corriere della Sera.
Oltre ad essere il maggior azionista di Luxottica è un importantissimo grande azionista di Unicredit e soprattutto le assicurazioni Generali. Data la sua posizione è sempre stato nel consiglio direttivo del colosso assicurativo. Tre giorni fa (ed ecco perché ne parliamo e lui ha deciso di parlarne al pubblico) si è dimesso, se n’è andato sbattendo via la porta, con un clamoroso atto d’accusa: “la mia è una protesta contro il management imprenditoriale di questo paese, composto da individui superficiali che non sanno nulla del loro lavoro, sono semplici contabili mitòmani. Mi sento davvero a disagio. Il vero problema è che quando da assicuratori si vuole diventare finanzieri comprando le più disparate partecipazioni senza comunicare nulla ai propri azionisti, non si fa un buon servizio né per l’azienda, né per gli azionisti, né per il paese. Mentre questo è un periodo in cui ciascuno dovrebbe fare il proprio dovere, ovverossia: fare ciò che sa fare. E chi crede che lo spread sia domato, si sbaglia di grosso. Basta un nulla per farlo schizzare a 600 e mandare la nazione a picco. E’ ciò che stanno facendo gli imprenditori italiani e le banche e i colossi assicurativi perché insistono nell’investire nella finanza: il rischio è alto ed estremo”.
Il suo curriculum professionale ed esistenziale è il suo biglietto da visita.
“Il problema dell’Italia nasce quando si vuole fare finanza. Quando, le aziende, usando i soldi degli investitori e soprattutto dei risparmiatori, comprano un pezzettino di Telecom, e un pezzetto di una banca russa; si mettono a repentaglio –come nel caso delle assicurazioni Generali- ben due miliardi di euro alleandosi con il finanziere ceko Kellner e ci si impegna con la Citylife in una percentuale che nessun immobiliarista al mondo avrebbe mai accettato, com’è avvenuto nel 2009 quando hanno investito 800 milioni in fondi di investimento greci. Miliardi di euro sono andati in fumo. Erano soldi di imprenditori italiani che avevano investito con l’idea di poter poi spostare i profitti nel mercato del lavoro per tirar su imprese e creare lavoro. I manager responsabili di questi atti perdenti sono stati tutti promossi e saldati con stipendi multi milionari. Non si va da nessuna parte, così”.
E’ impietoso, Del Vecchio. Picchia duro. "La mia azienda funziona e ogni imprenditore -parlo di quelli veri- ha come sogno autentico quello di assumere e non di licenziare. Il paese si rialza assumendo non licenziando. E la colpa è delle banche”.
E’ la prima volta che un grande imprenditore, un grande finanziere, un grande industriale, attacca frontalmente le banche italiane.
“Finchè Unicredit e le Generali facevano le banche andava bene. Poi si sono buttati nella finanza e hanno perso la testa. Ho visto sotto i miei occhi trasformarsi Profumo. Partecipazioni, fusioni, investimenti a pioggia inutili e perdenti, con l’unico fine di agguantare soldi veloci e facili invece che produrre impresa con l’unico risultato di ottenere perdite colossali e bonus di uscita per diverse decine di milioni di euro. Le banche italiane hanno perso la testa. Ricordo il 1981. La mia azienda, dopo 20 anni, era diventata forte e solida. Avevo capito che la globalizzazione era alle porte e bisognava andare all’attacco del mercato americano. Ma non si cerca di entrare in Usa se non si è solidi finanziariamente. Abbiamo fatto le nostre ricerche e analisi e alla fine abbiamo calcolato che avevamo bisogno di una certa cifra molto alta. Mi rivolsi al Credito Italiano. Andai a parlare con Rondelli che la dirigeva. Gli dissi che volevo iniziare acquistando Avantgarde, un marchio americano che sarebbe stato il cavallo di Troia, ma non avevo i soldi. Presentai il progetto, il business plan, il programma, i rischi. Dieci giorni dopo mi convocò alla banca. Accettò. Mi presentai in Usa che mi ridevano in faccia. Dissero la cifra. Tirai fuori il libretto di assegni e firmai senza neppure chiedere lo sconto di un dollaro. Due ore dopo, l’amministratore delegato di Avantgarde mi confessò al bar penso di aver commesso il più grande errore professionale della mia vita e si ritirò dagli affari. Un anno dopo avevo restituito alla banca tutto il capitale con gli interessi composti, avevo aperto quattro nuovi stabilimenti e assunto 4.500 persone. Questo deve fare una banca. O in Italia lo capiscono e si danno una smossa, oppure si rimane alle chiacchiere e si affonda”.
Del Vecchio spera e auspica che Monti intervenga molto presto nel settore che lui (e Corrado Passera) conoscono molto ma molto bene: banche e finanza italiane. E propone di far applicare un codice ferreo di regolamentazione comportamentale che imponga a tutti gli amministratori delegati di banche, fondazioni e aziende, di riferire come usano i soldi.
“Alle Generali l’amministratore delegato poteva disporre investimenti fino a 300 milioni di euro senza comunicare niente a nessuno. Lo stesso a Unicredit, Intesa SanPaolo, Mps. La verità è che nessuno sa dove vanno a finire quei soldi, dove siano andati a finire i soldi. La mia azienda alla fine dell’anno si ritrova circa 700 milioni di euro da investire. Andrea Guerra che è il mio amministratore ogni volta che deve spendere cifre superiori a 1 milione di euro, informa ogni singolo membro del consiglio e manda copia a ogni importante azionista. Pretende di avere delle risposte e pretende che si discuta del suo investimento perché vuole sapere l’opinione di tutti, compreso il collegio sindacale interno e il rappresentante sindacale dei lavoratori dipendenti. Perché l’azienda è anche loro. Il loro posto dipende dalle scelte di chi dirige. Ogni decisione presa viene valutata collettivamente. Se si rischia, lo sanno tutti, l’hanno accettato. Non esistono mai sorprese. Questa è la strada. Non ne esistono altre. O si fa così, o si chiude tutti quanti, baracca e burattini”.
Fonte: sergiodicorimodiglianji.blogspot.it
martedì 2 aprile 2013
INDIA: No al Brevetto del Farmaco Anti Tumore della Multinazionale Elvetica Novartis...
La Corte Suprema dell'India ha respinto il ricorso della multinazionale farmaceutica svizzera Novartis relativo al brevetto di un farmaco anti tumore.
Così l'industria indiana ha il diritto a produrre il medicinale Glivec come farmaco generico low cost per salvaguardare il diritto alla salute della sua popolazione...
Così l'industria indiana ha il diritto a produrre il medicinale Glivec come farmaco generico low cost per salvaguardare il diritto alla salute della sua popolazione...
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