mercoledì 30 marzo 2016

Dottrina Sociale della Chiesa (DSC) Guerre ALLA Religione - Guerre DI Religione...Intervista (sintesi) all'Arcivescovo di Trieste mons.Crepaldi.....


“Guerre di religione, guerre alla religione”
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Qual è il vostro punto di vista su questo tema?


Il tema che sottostà alle argomentazioni del Rapporto è la verità delle religioni e l’esistenza di una religione vera. Benedetto XVI a Regensburg nel 2006 aveva detto che ciò che non è conforme alla ragione non viene dal vero Dio. La guerra, a parte alcuni casi particolari che la morale cattolica ha sempre contemplato, non è conforme a ragione e ancora meno lo è la violenza scriteriata dei nuovi califfati e di chi sta loro dietro. Le guerre terroristiche, le guerre asimmetriche, le guerre che colpiscono i civili, le guerre che vendono e violentano le donne e i bambini non vengono dal vero Dio. Al contrario, viene dal vero Dio la religione dei martiri cristiani che in tutto il mondo sono vittime di una guerra non dichiarata – come sono ormai tutte le guerre dei nostri giorni. La religione cristiana si dimostra “dal volto umano”, come disse Benedetto XVI a Verona nel 2006, anche per questo: è testimoniata dai martiri e non dai carnefici.

Tutto questo che conseguenze dovrebbe avere per l’autorità politica?

L’autorità politica dovrebbe distinguere tra le religioni, anche a seguito della triste realtà delle nuove guerre di religione. Ma non lo fa, e continua a porre sullo stesso piano tutte le religioni, considerandole tutte come qualcosa di irrazionale. In questo modo, l’autorità politica non corre in aiuto dei cristiani perseguitati nelle varie parti del mondo, accoglie indiscriminatamente nel proprio territorio le varie religioni senza tenere in conto le esigenze del bene comune, non protegge al proprio interno la religione cristiana, che pure è fortemente intrecciata con la storia e la civiltà occidentali. L’autorità politica rinuncia a porsi il problema della verità (o falsità) umana delle religioni e nei loro confronti si pone quindi come moralmente “disarmata”. E’ per questo che essa importa le nuove guerre di religione nei propri confini, ospita e assistenzializza comunità religiose non integrate e addirittura antagoniste, coltiva dentro le proprie case i terroristi immigrati di terza generazione.

Quindi l’Occidente non reagisce alle guerre di religione perché troppo impegnato in una guerra alla religione …

E’ in atto in occidente una guerra alla religione, specialmente alla religione cattolica, che si attua non solo direttamente, impedendone molte manifestazioni pubbliche, ma soprattutto indirettamente, diluendo, fino a scioglierli, i presupposti naturali della religione stessa. La lotta alla religione cattolica indebolisce l’occidente nei confronti delle guerre di religione, oggi molto pugnaci al suo esterno ma anche al suo interno