domenica 30 giugno 2013

Janet Yellen, attuale vice di Ben Bernanke, capo della FED, dice sulle Tecniche di Comunicazione delle Banche Centrali: " Never Explain, Never Excuse" ..."Mai Spiegare, Mai Scusare"...

Biscotto x Krizi
...così oggi sul Sole24ore scrive, nell'articolo di fondo, il prof. Guido Rossi dove parla della necessità di una "Unione Bancaria Mondiale" in quanto la "Moneta", oggi "Moneta-Elettronica",  è "Bene Pubblico Mondiale"... ormai si deve "prendere atto" dell'esistenza di "un centro di potere mondiale" e del fatto che la Fed, Banca centrale degli Usa, è la "Banca del Mondo"... 

venerdì 28 giugno 2013

Francesco Caltagirone vice Presidente di Ass. Generali: "...il Debito Italiano è Sostenibile? NO.Allora o Stampa Moneta l'Europa o Dobbiamo Ristamparla Noi..."

Francesco Caltagirone, romano, vicePresidente delle Assicurazioni Generali, tra i primi dieci più ricchi italiani, durante un'intervista sulla TV la7, ha ribadito che " l'Italia deve trattare -duramente- con l'Europa sull'euro e farlo 'subito' perchè non ci possiamo permettere -in primis- la Deindustrializzazione del Nostro Paese nè possiamo assistere indifferenti alla lacerazione del tessuto sociale... dobbiamo ricominciare a tessere, da subito, la tela della 'Coesione Sociale'..."
KriZi

giovedì 27 giugno 2013

"Matrimonio" Femmina con Maschio?...la Corte Suprema Usa Decide -Assente il Parlamento- per il "Matrimonio" Femmina con Femmina e Maschio con Maschio...

...MAGIA...
...ormai, vista la posizione Usa, la questione "dell'istituto giuridico matrimoniale" è questione -ineludibilmente- "Mondiale"... e non si parla -adeguatamente- nè dei diritti dei "bambini" ad "avere una madre ed un padre" nè di creare delle "Istituzioni giuridiche ad hoc"...l'Europa è presentata mediaticamente -ancora una volta- come "assente" sullo scenario globale...

...non sfugge il fatto epocale (ormai del 1978)  di Louise Brown "concepita in provetta" e  della possibilità della Clonazione umana
così come ci è stato comunicato (1996 la nascita e poi,7anni dopo, la morte...) per "Dolly" la Pecora-Clonata e... come non ci è stato comunicato degli "enormi" interessi economico-finanziari inerenti e conseguenti...

mercoledì 26 giugno 2013

Brescia Patrimonio Ereditario Culturale della Umanità -Unesco- Un Ruolo -Ineludibile- da "Bene-Definire" ...convegno del TCI al Teatro Grande su:“Brescia e la rinascita dell'arte. Le nuove proposte per il turismo e il volontariato culturale” con l'Intervento del Vicesindaco di Brescia Laura Castelletti ...

Laura Castelletti ViceSindaco e
Assessore alla Cultura della Città di Brescia 
Martedì 25 giugno nel ridotto del teatro Grande, alla presenza del Vicesindaco e Assessore alla Cultura Laura Castelletti che ha parlato di voler percorrere la strada di un “rapporto forte” con il volontariato bresciano si è svolto l'incontro  del TCI.

I lavori sono stati moderati da Silvestro Serra, direttore della rivista Touring. 

Ha iniziato Maurizio Bernardelli Curuz, direttore artistico della fondazione Brescia Musei, che ha ricordato, tra l'altro,  la possibile collaborazione con il Louvre di Parigi; ha illustrato, a grandi linee, progetti tesi a portare a Brescia, almeno una parte, dei 20 milioni di turisti che ogni anno frequentano -mediamente- il lago di Garda.

Dopo l'intervento di   Marta Calcagno Baldini, giornalista, che ha parlato del suo articolo su Brescia recentemente pubblicato sulla rivista Touring è intervenuto il Presidente della Fondazione Cab Folonari.

Folonari ha sottolineato, con forza, che i siti museali diventino "Portatori di Emozioni" per cui auspica ricordando la "Splendida Collaborazione Avvenuta con la Giunta Corsini" la redazione di progetti turistici "chiari e precisi" da gestire con adeguate professionalità manageriali.  

Ha chiuso l'incontro Franco Iseppi, presidente del Tci, rimarcando, nel suo articolato intervento. il significato di Cultura come "Eredità Culturale"  ed ha proposto una “Casa del viaggio” come luogo in cui il TCI sia interlocutore di progetti, in primis per la Pubblica Amministrazione, capaci di far crescere adeguatamente una sana rete di "cultura della collaborazione"...

Brescia è -ineludibilente- punto di riferimento, per ben Tre volte, quale "Patrimonio Ereditario Culturale della Umanità -Unesco-" ...dell'Umanità Tutta... e Tutto ...deve partire da lì, da questo riconoscimento... insomma, Brescia ha un Ruolo -Ineludibile-... da "Bene-Definire"... 

lunedì 24 giugno 2013

12 Ville e 2 giardini dei Medici sono Patrimonio Ereditario Culturale della Umanità UNESCO...Sarà Creata una Gestione Unificata per Realizzare Visite e Adeguati Approfondimenti...

villa  Artimino
La decisione è stata presa il 23 giugno'13 a Phnom Penh, in Cambogia. Le ville ed i giardini inclusi nel Patrimonio Ereditario Cuturale della Umanità -Unesco- sono:

-Il Giardino di Boboli (Firenze) e il Giardino di Pratolino (Vaglia, Firenze);
Villa di Cafaggiolo (Barberino di Mugello);
Villa Il Trebbio (San Piero a Sieve);
Villa di Careggi (Firenze);
Villa Medici di Fiesole (Fiesole);
Villa di Castello (Firenze);
Villa di Poggio a Caiano (Prato);
Villa La Petraia (Firenze);
Villa di Cerreto Guidi (Firenze);
Palazzo di Seravezza (Lucca);
Villa La Magia (Quarrata, Pistoia);
Villa di Artimino (Carmignano, Prato);
Villa di Poggio Imperiale (Firenze).

Cristina Acidina, sovrintendente del Polo museale di Firenze, :"...mi auguro che questo riconoscimento Unesco  favorisca nuove politiche di valorizzazione, integrate con le competenze degli enti locali, per diffondere un'adeguata comunicazione e agevolare i collegamenti attraverso un efficace sistema di trasporti».

domenica 23 giugno 2013

SANTO PADRE FRANCESCO ALLA FONDAZIONE "CENTESIMUS ANNUS PRO PONTIFICE" Sala Clementina Sab., 25 mag.'13 : "...Urge Ripensamento Globale di Tutto il Sistema...

KriZi


Illustri e cari amici, buongiorno a tutti!

...la Fondazione Centesimus Annus fu istituita dal Beato Giovanni Paolo II vent’anni fa, e porta il nome dell’Enciclica che egli firmò nel centenario della Rerum novarum. Il suo ambito di riflessione e di azione è dunque quello della Dottrina sociale della Chiesa, alla quale hanno contribuito in diversi modi i Papi del secolo scorso e anche Benedetto XVI, in particolare con l’Enciclica Caritas in veritate, ma anche con memorabili discorsi...

Vorrei perciò anzitutto ringraziarvi per il vostro impegno nell’approfondire e diffondere la conoscenza della Dottrina sociale, con i vostri corsi e le pubblicazioni. Penso che sia molto bello e importante questo vostro servizio al magistero sociale, da parte di laici che vivono nella società, nel mondo dell’economia e del lavoro.

...Che cosa significa “ripensare la solidarietà?”. Certamente non significa mettere in discussione il recente magistero, che anzi dimostra sempre più la sua lungimiranza e la sua attualità. Piuttosto “ripensare” mi pare significhi due cose: anzitutto coniugare il magistero con l’evoluzione socio-economica, che, essendo costante e rapida, presenta aspetti sempre nuovi; in secondo luogo, “ripensare” vuol dire approfondire, riflettere ulteriormente, per far emergere tutta la fecondità di un valore – la solidarietà, in questo caso – che in profondità attinge dal Vangelo, cioè da Gesù Cristo, e quindi come tale contiene potenzialità inesauribili.

... non c’è peggiore povertà materiale, mi preme sottolinearlo, di quella che non permette di guadagnarsi il pane e che priva della dignità del lavoro. Ormai questo “qualcosa che non funziona” non riguarda più soltanto il sud del mondo, ma l’intero pianeta.... Ecco allora l’esigenza di “ripensare la solidarietà” non più come semplice assistenza nei confronti dei più poveri, ma come ripensamento globale di tutto il sistema, come ricerca di vie per riformarlo e correggerlo in modo coerente con i diritti fondamentali dell’uomo, di tutti gli uomini. A questa parola “solidarietà”, non ben vista dal mondo economico - come se fosse una parola cattiva -, bisogna ridare la sua meritata cittadinanza sociale. La solidarietà non è un atteggiamento in più, non è un'elemosina sociale, ma è un valore sociale. E ci chiede la sua cittadinanza.

La crisi attuale non è solo economica e finanziaria, ma affonda le radici in una crisi etica e antropologica. Seguire gli idoli del potere, del profitto, del denaro, al di sopra del valore della persona umana, è diventato norma fondamentale di funzionamento e criterio decisivo di organizzazione. Ci si è dimenticati e ci si dimentica tuttora che al di sopra degli affari, della logica e dei parametri di mercato, c’è l’essere umano e c’è qualcosa che è dovuto all’uomo in quanto uomo, in virtù della sua dignità profonda: offrirgli la possibilità di vivere dignitosamente e di partecipare attivamente al bene comune. Benedetto XVI ci ha ricordato che ogni attività umana, anche quella economica, proprio perché umana, deve essere articolata e istituzionalizzata eticamente (cfr Lett. enc. Caritas in veritate, 36). Dobbiamo tornare alla centralità dell’uomo, ad una visione più etica delle attività e dei rapporti umani, senza il timore di perdere qualcosa...

mercoledì 19 giugno 2013

"L'Incentivo Economico non è 'Infallibile' come CiSiVuolFarCredere"...spesso ci si Impegna di Più&Meglio:"Gratis"...

KriZi
Michael J Sandel, Quello che i soldi non possono comprare, Feltrinelli, ha raccolto molti casi che, secondo lui,  indicano "i limiti morali del mercato", soglie oltre le quali si devono fare i conti con Forze, Pulsioni, Desideri, Convinzioni ...che non si riescono a"Raddrizzare" con IncentiviMonetari...

...Bruce Springsteen se avesse fatto pagare un suo concerto a prezzi di mercato avrebbe guadagnato Quattro Milioni di Dollari in Più, in una sola notte, ma Non lo ha Fatto: " Avrebbe Rotto la RelazioneDiDono che Esiste&Vuole Mantenere con i Suoi Fans"....

martedì 18 giugno 2013

lunedì 17 giugno 2013

"Inno alle Donne" del Miliardario Warren Buffett, Persona tra le Più Ricche al Mondo. Alla TV CNN dice: "Non utilizzare i Talenti Femminili è Un Grandissimo Errore!" Tra i Suoi al Vertice del Colosso Berkshire Hathaway ha una giovane di 28 anni, Tracy Britt, Ora Diventata la Persona più Potente del Suo Impero Finanziario...

PIACERE DI DIRE...
"Quando l'amministratore delegato è donna, le imprese con un consiglio di amministrazione a prevalenza femminile registrano in media un incremento dei profitti del 18%" 

...così uno studio della "Gender Interactions within the Family Firm" condotto da team di economisti dell'Università Bocconi e dell'Universitat Autonoma de Barcelona.

mercoledì 12 giugno 2013

Primo Atto del neo eletto Sindaco di Brescia (dal 2011 Patrimonio Ereditario Culturale della Umanità) On.le Emilio Del Bono: la visita alla tomba di Mino Martinazzoli...e l'Agenda 'Preme' sia per la Nomina della Giunta sia per la 'Governance' dell'A2A...

"ESSE" LONGOBARDA















Il Neo Eletto Sindaco della Città di Brescia On.le Emilio_Del_Bono a cui vanno i migliori auguri di Buon Lavoro ha già l'agenda tutta fitta di impegni...
ineludibile sarà anche un posizionamento adeguato all'attualità di Brescia come Patrimonio Ereditario Culturale della Umanità 'Tutta' -Unesco- che ha visto la 'Longobardia' e con essa il 'Terzo Settore Bresciano' come "motore primo" della Candidatura poi realizzatasi nel 2011...
"..sarebbe davvero deludente un atteggiamento di chiusura, la pretesa di 'pensare' il nuovo secondo le vecchie abitudini..." (Mino Martinazoli, il limite della politica, Morcelliana, BS, 1985, p.21)

giovedì 6 giugno 2013

Dal 2009 al 2012 Cessato Attività oltre 54mila Imprese mentre il Saldo Chiusure/Aperture è Crollato di 32mila imprese ....si Vuole un Radicale Cambiamento in Nuove Classi Sociali e lo si Persegue con Determinazione...

EURO SPERIMENTAZIONE:
"MONETA SENZA STATO"
Dall'autunno del 2007  la flessione del potenziale manifatturiero è pari al 15,3%, con un calo dell'attività manifatturiera medio del 24,5% ....

In Germania il potenziale manifatturiero (divisione del valore della produzione per il grado di utilizzo degli impianti produttivi) è salito del 2,2%...

In quattro anni, dal 2009 al 2012, in Italia, hanno cessato l'attività 54.474 imprese, il 19,3% del totale, il saldo netto tra aziende nate e morte è diminuito di oltre 32mila unità...più colpite le Pmi...

mercoledì 5 giugno 2013

Discorso di Ludovine de La Rochère, Presidente di "La Manif Pour Tous" , pronunciato a Parigi nella 'Spianata des Invalides' in occasione della Grande Manifestazione di dom. 26 mag.'13 Contro la Legge sul "Matrimonio per Tutti"....

MANIFESTAZIONE PER TUTTI
Discorso di Ludovine de La Rochère,
Presidente del Collettivo "La Manif Pour Tous", Dom. 26 maggio 2013 Parigi

Carissimi,
folla immensa radunata qui, grazie! Grazie a tutti i sostenitori de La Manif pour Tous, a Parigi, nelle nostre regioni; e ai suoi portavoce, prima tra tutti Frigide Barjot. Voi avete reso la nostra Manifestazione possibile Per Tutti.

Grazie agli intellettuali, ai giuristi, ai sindacalisti, agli scienziati, ai membri della comunità medica, ai responsabili politici che si sono impegnati al nostro fianco. Hanno avuto il coraggio di sfidare il pensiero unico.

Grazie soprattutto a voi, francesi della metropoli, d’oltremare e dell’estero!

Avete avuto l’energia che serviva per sollevarvi ieri e oggi. E vi solleverete ancora domani!

Siamo molti milioni ad aver sfilato pacificamente durante questi lunghi mesi d’inverno contro la legge Taubira, la PMA per tutti, la GPA e l’omofobia. Non abbiamo rotto alcun vetro, non una bottiglia, né bruciato un’automobile! Niente!

Non siamo né un movimento politico né un movimento confessionale, né una coalizione di indignati omofobi.

I nostri avversari hanno fatto di tutto per farlo credere. Ma hanno fallito, perché è sotto gli occhi di tutti che la nostra causa è aperta a tutti coloro che si preoccupano soprattutto del diritto e del benessere dei bambini, è evidente che non siamo mossi se non dall’interesse, dall’equilibrio e dalla felicità della famiglia.

Siamo qui, sempre molto numerosi, perché i nostri valori fondamentali e universali ci radunano.

La verità è che non abbiamo la stessa concezione dell’uguaglianza dei nostri oppositori. La nostra idea, maggioritaria nel paese, è che è importante soprattutto l’uguaglianza dei bambini, l’uguaglianza davanti al diritto di avere un padre e una madre, ovvero una origine e una figliolanza reali, non falsi. Attorno a questa idea si raccolgono atei, cristiani, ebrei, musulmani, gente di destra e di sinistra, etero e omosessuali. Per tutti, la verità che dobbiamo al bambino è sacra. Non vogliamo che la menzogna sia la trama stessa della vita dei bambini di questo paese, non vogliamo che trionfi l’ideologia di genere.

Perciò, poiché i nostri oppositori non ci comprendono, rifiutano il dibattito, ci accusano e ci calunniano.

Ma questa volta siamo noi nel vento, a dispetto del senso dalla storia. Perché non cerchiamo uno pseudo senso alla Storia, stavolta la scriviamo!

Tutte le generazioni sono qui, e fra loro quella dei padri, delle madri, quella della giovinezza, ciascuna veglia su di noi, sulla Francia, in silenzio, pacificamente.

Sì, siamo rivolti verso l’avvenire; sì, abbiamo fiducia nell’avvenire; sì, costruiamo l’avvenire e per questo manifestiamo. Vogliamo un mondo migliore, non il migliore dei mondi.

Che cosa abbiamo scoperto nel corso di questo lungo cammino? Che non siamo soli! Non siamo più soli, isolati, considerati di cattivo gusto, tradizionalisti o conservatori - mentre gli altri sarebbero illuminati, mentre sono nella irrealtà.

Sì, la Francia si è svegliata!

Abbiamo realizzato una mobilitazione storica. La Manif pour Tous è il più grande movimento sociale che la Francia abbia conosciuto dal maggio del ’68. Prendiamo consapevolezza di ciò che abbiamo compiuto: siamo una forza sociale, potente, determinata, organizzata. Il successo è dovuto principalmente a tre ragioni: il nostro essere disinteressati (pensiamo alle generazioni future), la nostra preoccupazione di proteggere il più debole, il nostro rispetto per l’altro.

Domani non sarà mai più lo stesso.
*
Ora che ci siamo sollevati in massa, domandando semplicemente di essere ascoltati, di riflettere su questa legge non solo sociale ma legge di civiltà – secondo le stesse parole della signora Taubira – quale è stata la risposta del presidente della Repubblica, del governo e dei parlamentari?

L’accondiscendenza, l’arroganza e il rimprovero.

Professano di essere uomini e donne di dialogo, all’ascolto – ma non sono che parole. Non siamo stati ricevuti che per qualche minuto dal presidente della Repubblica così come da Erwan Binet, il relatore della legge all’Assemblea nazionale;

Ma mai dal primo ministro Jean-Marc Ayrault, mai dal ministro della Giustizia Christiane Taubira e dal ministro della famiglia Dominique Bertinotti, mai da Jean-Pierre Michel, relatore della legge al Senato, che oltretutto ci ha insultati, accusandoci di omofobia.

A questo rifiuto del dialogo, il governo ei suoi sostenitori hanno aggiunto violenza, e arbitrio. Alcune manifestazioni sono state vietate, bambini innocenti, madri di famiglia e pacifici anziani sono stati spruzzati di gas, il 24 marzo; alcuni tratti sono stati proibiti, alcuni che indossavano magliette di Manif pour Tous sono stati arrestati e a una madre di famiglia è stata fatta violenza sotto l'occhio di un prefetto che non ha mosso, disonorandolo, il corpo della prefettura; alcune persone che facevano delle veglie pacifiche sono state arrestate, guardate a vista; degli escursionisti partiti da Rennes per riunirsi a noi sono stati molestati, controllati tutti i giorni ... Che scandalo!

Il loro crimine? Vestirsi, manifestare pacificamente, stare svegli alla sera ascoltando la lettura di grandi testi o la dottrina della non violenza. È questa la democrazia del signor Ayrault, di Valls e della signora Taubira?

Noi abbiamo manifestato rispettando le leggi della Repubblica, loro hanno reagito come l’apparato di uno Stato totalitario; e sto pesando le mie parole.

Siamo ancora in una vera democrazia?

Dopo aver arbitrariamente cambiato la definizione della parola matrimonio, il potere non ha smesso di mentire sulle cifre della manifestazione; ha ordinato al CESE di dichiarare irricevibili 700.000 petizioni raccolte in 3 settimane, evento senza precedenti in tutta la Quinta Repubblica. Mentre la nostra costituzione lo vieta, deputati e senatori hanno approvato la legge seguendo le istruzioni di voto imposte dal potere, tratto caratteristico dei regimi dittatoriali. Solo pochi eroi hanno resistito alla pressione, come Bruno Nestore Azerot! Al Senato, c'è stata manomissione, e abbiamo assistito non ad un voto, ma ad un furto con destrezza. Una negazione della democrazia di cui parte dell'opposizione è stata, per la sua passività, complice.

Signore e signori eletti, dove era la vostra libertà di coscienza quando avete votato questa legge chiamata a cambiare la nostra civiltà, dove era il coraggio con cui vi siete astenuti? Dove era il vostro onore?

I nostri avversari agiscono così perché hanno paura, perché la legge che hanno votato è una legge iniqua scritta sotto la pressione della lobby LGBT - Pierre Bergé, ultra-minoritaria in seno alla comunità omosessuale, e loro lo sanno.

Agiscono così perché sono i rappresentanti di un tempo antico, passato, quello delle ideologie mortifere, quello in cui l’Uomo crede che gli sia tutto permesso, non tenendo conto dell’umanità che lasceranno ai loro figli.

Ma noi non ne possiamo più!

Ci dicono sempre in modo perentorio che questa legge è sociale, che è una legge di progresso.

Ma come possiamo crederlo? Di quale progresso parlano? Il loro, probabilmente: quello del commercio del corpo, degli uteri in affitto, quello della menzogna; sì, voi non lo sapete ma potrete avere domani due padri e due madri, poiché ciò che la natura non permette, loro lo autorizzano, perché sono novelli Prometeo.
Non molto tempo fa ne avremmo riso: oggi ne piangiamo, ne siamo indignati!

Lanciato sul piano inclinato della trasgressione, più nulla li ferma, loro, i falsi profeti del progresso e della modernità.

Se parlano di natura e di ecologia, brandeggiano il principio di precauzione.

Ma quando si tratta dell’uomo, allora il principio di precauzione scompare e, insieme, anche ogni precauzione.

Hanno la bocca piena dell’espressione “parità uomo/donna”: c’è bisogno di parità nei consigli di amministrazione, c’è bisogno di un apparato di governo paritario, di una Assemblea nazionale paritaria; ma che il matrimonio sia luogo di parità, che un bambino sia cresciuto da un uomo e da una donna, oh, che strana idea!

Ormai diremo loro: fermatevi! Ascoltate il popolo, discutiamo, riflettiamo. Ma non vogliono.

Allora, voi, signor presidente della Repubblica, che siete il garante dell’unità dei Francesi, smettetela di essere sordo e cieco, smettete di dividere i Francesi, smettete di far montare la collera in tutto il paese.

*
L’ora è grave.

Di fronte alla menzogna, all’iniquità che questa legge consacra, sì, l’ora della resistenza è suonata.

Si tratta dell’umanità e del suo futuro, si tratta dell’uomo e della donna, si tratta dei nostri bambini e delle loro libertà.

Anche noi, noi siamo indignati! È il motivo per cui abbiamo lanciato l’appello del 18 maggio 2013.

Il nostro compito è immenso, ma è essenziale. Siamo tanti in Francia e anche all’estero. Il mondo intero ci guarda, perché ancora una volta i Francesi hanno osato alzarsi contro la tirannia di una minoranza e dei suoi complici.

Vi annuncio, così come a coloro che ancora credono che stiamo per arrenderci, che continueremo la lotta in tutta la Francia!

Senza una risposta rapida e adeguata del Presidente della Repubblica al raduno di oggi, preparatevi ad intraprendere ulteriori azioni nei giorni e nelle settimane a venire.

Ancora, la Manif pour Tous ora sarà presente durevolmente nel panorama francese ed europeo. Parteciperemo attivamente alla vita della città con le nostre convinzioni e valori.

Manif pour Tous ha 3 missioni per proteggere ciò che consideriamo essere la chiave di volta della nostra società: le famiglie, e voglio dire proprio le famiglie.

La sua prima missione: abolire la legge Taubira e, se non sarà da domani, allora dopodomani.

E ci batteremo per evitare le sue conseguenze immediate: la PMA e la GPA.

La sua seconda missione: sostenere tutti gli uomini e donne di coraggio e buona volontà che difenderanno questi valori nella Città: sindaci, assessori, membri di corpi intermediari, tutti coloro che prenderanno la parola nei dibattiti pubblici contro il matrimonio per tutti.

La sua terza missione: battersi per il riconoscimento della realtà dell’essere umano maschio o femmina, per difendere i deboli.

Continueremo senza sosta a difendere il matrimonio uomo-donna, la generazione padre-madre-figlio, le famiglie, cellule fondamentale di ogni società, luoghi per eccellenza della solidarietà, fonti di tutte le risorse umane ed economiche della società.

Combatteremo contro l’ideologia di genere, il fondamento della legge "matrimonio per tutti". Noi interverremo contro la sua diffusione, soprattutto a scuola; promuoveremo inchieste, pubblicheremo studi, saremo attivisti.

Perché la Manif pour Tous è ormai incontenibile, continuerà a svilupparsi, a strutturarsi, a pesare ulteriormente sul dibattito pubblico. A questo scopo, l'adesione sarà aperta ai suoi sostenitori nel mese di giugno.

*
La legge oggi è promulgata: è detta l'ultima parola? La speranza deve scomparire? La sconfitta è definitiva? No!

Il nostro movimento di opposizione, enorme ondata, non si fermerà, semplicemente perché è nato da un rifiuto innato, profondo, di una legge basata su una menzogna che riguarda tutti Francesi.

Rifiutiamo che la politica francese sia distolta dall’essenziale: le preoccupazioni urgenti dei cittadini che, oggi, fanno fronte ad una situazione economica e sociale drammatica.

Qualsiasi cosa succeda la fiamma della resistenza francese non deve spegnersi e non si spegnerà: essa è chiamata a rafforzarsi e a svilupparsi ancora di più. Continuerà a costruire questa diga che, sola, fermerà l'ondata di progetti che minano il bene comune, il futuro della società, i valori della Francia, il rispetto dell’Uomo e la vera democrazia.
Tenetevi pronti.
Le generazioni future dipendono da noi.
Non si abbandonerà nulla, mai, mai, mai!
Viva l’Umanità!
Viva la Francia!

Testo originale del Discorso:

martedì 4 giugno 2013

Consiglio d' Europa: Itinerari Culturali Europei: Patrimonio Ereditario Culturale dell'Europa Tutta, Nessuno Escluso...

Scudo Longobardo VII sec.
Gli itinerari culturali europei.

Questo programma è nato nel 1987 in seno al Consiglio d’Europa con l’intento di dimostrare in modo visibile, attraverso un viaggio nel tempo e nello spazio, che il patrimonio dei paesi europei costituisce di fatto un patrimonio ereditario culturale comune.

Gli itinerari costituiscono una concreta affermazione dei valori fondamentali del Consiglio d’Europa: diritti dell’uomo, democrazia culturale, diversità e identità culturale europea, dialogo, scambio e arricchimento reciproco, al di là delle frontiere e dei secoli.
I suoi principali obiettivi sono:

· promuovere la consapevolezza di una identità culturale comune e di una cittadinanza europea, fondata su un insieme di valori condivisi, che diventano tangibili attorno ad itinerari che ripercorrono la storia delle influenze, degli scambi e dell’evoluzione delle culture in Europa;

· promuovere il dialogo fra le culture e le religioni attraverso una migliore comprensione della storia europea;

· tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale inteso come fattore di miglioramento della qualità della vita e fonte di sviluppo sociale, economico e culturale;

· attribuire una posizione elevata al turismo culturale, nell’ottica dello sviluppo sostenibile.

La risoluzione 12/2007 e l’annesso regolamento stabiliscono un quadro formale di collaborazione tra i 48 Stati firmatari della convenzione europea. Questi Paesi possono formulare proposte di creazione di nuovi itinerari che, per essere inseriti nel programma, devono rispondere ad una serie di criteri:

· essere centrati su un tema rappresentativo dei valori europei e comune a più paesi;

· svilupparsi attorno a un percorso storico o, in caso di turismo culturale crearne uno nuovo;

· sviluppare progetti di cooperazione multilaterale di lungo termine in alcuni settori prioritari (ricerca scientifica, conservazione e valorizzazione del patrimonio; scambi culturali ed educativi fra i giovani europei; pratica contemporanea della cultura e delle arti; turismo culturale e sviluppo sostenibile);

· essere gestito da una o più indipendenti e strutturati, sotto forma di associazione o federazione di associazioni.
Itinerari Europei:

· Il Cammino di Santiago de Compostela (2004);

· Le Vie europee di Mozart (2004);

· Parchi e Giardini (2004);

· La Via Francigena (2004);

· I percorsi dell’ulivo (2004);

· San Martino di Tours, una grande figura europea, un simbolo della condivisione (2005);

· Itinerari del patrimonio ebraico (2005);

· I siti cluniacensi in Europa (2005);

· Transromanica (2007);

· Il cammino del ferro nell’Europa centrale (2007);

· Le rotte dei Fenici (2007);
· L’itinerario Iter Vitis (2009).

sabato 1 giugno 2013

Ecco i 52 Ostelli in Lombardia per Giovani, DiversamenteGiovani e Famiglie... per Expo 2015 (saranno 80), per Capitale Europea della Cultura 2019 e Capitale Europea della Gioventù 2021...

TURISMO CULTURALE
Ostelli in Lombardia in ottica di Expo 2015 per un'ospitalità di qualità e a prezzi contenuti
Sono 52 gli ostelli attivi con 2.376 posti letto disponibili. Oltre il 90 per cento delle camere ha il bagno privato, con un prezzo inferiore ai 30 euro.  Ottima scelta per le famiglie che cercano un'alternativa di qualità agli alberghi tradizionali".











  1. BRESCIA
  2. Angolo da scoprire (Angolo Terme)
  3. Casa del parco dell'Adamello (Vezza d'Oglio)
  4. Ostello Casa del Parco (Cevo)
  5. Ostello Casthello (Breno)
  6. Ostello del Pittore (Paspardo)
  7. Ostello della gioventù (Cimbergo)
  8. Università della vela (Tremosine)
  9. Ostello Alla sorgente (Vallio Terme)
  10. Ostello Concarena (Ono San Pietro)
  1. BERGAMO
  2. Central Hostel (Bergamo)
  3. Ostello Ca' Matta (Ponteranica)
  4. Ostello del porto (Lovere)
  5. Ostello della gioventù (Bergamo)
  6. Ostello della gioventù Casa Corti (Valbondione)
  7. Ostello delle Tre Corone (Trescore Balneario)
  8. Ostello di Cassiglio (Cassiglio)
  9. Ostello il sentiero (Corna Imagna)
  10. Ostello Molino di Basso (Torre Pallavicina)
  11. Ostello sull'Adda (Villa d'Adda)

  1. MANTOVA
  2. Ostello del Mincio (Rivalta sul Mincio)
  3. Ostello Orizzonti Verdi (Villastrada)
  4. Ostello Bortolino (Viadana)
  5. Ostello Ca'Maleonte (Gonzaga)

COMO
Ostello La Primula (Menaggio)
Ostello Villa Olmo (Como)
Ostello Respaù (Como)

CREMONA
L'Archetto (Cremona)
Ostello La Canonica (Motta Baluffi)
Ostello Breda (Rivarolo del Re ed Uniti)

LECCO
Ostello residenza Molinatto (Oggiono)
Ostello il Colombee (Montevecchia)
Ostello San Martino (Olginate)

LODI
Ostello di Borghetto (Borghetto Lodigiano)


MILANO
La Sosta Solidale (Milano)
New Moon resort (Milano)
Ostello Aig Piero Rotta (Milano)
Ostello Bello (Milano)
Ostello la Cordata (Milano)
Ostello Olinda (Milano)
The Monastery Hostel Resort (Milano)
Zebra Hostel (Milano)
Hostel Colours (Milano)
Ostello Cuccagna (Milano)

MONZA-BRIANZA
Ostello Santa Maria delle Grazie (Monza)

PAVIA
La Penicina (Casamatti di Romagnese)
Ostello della gioventù adolescere (Voghera)
Ostello S. Maria in Betlem (Pavia)
Ostello Cascina Venara (Zerbolò)
Ostello Artemista (Spessa Po)
Ostello di Roncaro (Roncaro)
Ostello di Pieve Porto Morone (Pieve Porto Morone)


SONDRIO
Ostello al Deserto (Chiavenna)
Il Seicento (Sernio)

VARESE
Ostello di Besozzo (Besozzo)
Ostello Sacromonte (Gazzada)