giovedì 1 gennaio 2009

LA PROFEZIA DI PAOLO VI. L'ENCICLICA HUMANAE VITAE (1968) di Michel Schooyans


LA PROFEZIA DI PAOLO VI. L'ENCICLICA HUMANAE VITAE (1968). Michel Schooyans, Edizioni Cantagalli Siena 2008,Collana: Quaderni dell'Osservatorio/07 a cura del Prof. Stefano Fontana (vedi sito)

A quarant’anni dalla sua pubblicazione, l’Enciclica Humanae vitae continua a provocare reazioni appassionate. Al termine di infinite consultazioni e resistendo a insistenti pressioni, Paolo VI si pronuncia. Siamo nel 1968. Molti si attendevano che il Pontefice avrebbe seguito la maggioranza degli esperti e che avrebbe ammesso la contraccezione per le coppie sposate.
Egli invece riafferma che non bisogna separare le due finalità dell’unione coniugale:
la fecondità e l’amore.
Una corrente di oppositori dichiara subito l’Enciclica inaccettabile; il dissenso si diffonde tra alcuni pastori; il Papa è sottoposto a linciaggio mediatico.

La distanza di cui disponiamo adesso ci invita ad una rilettura di questo testo di grande attualità. Oggi sappiamo che l’informazione degli esperti presentava spesso delle lacune. Comprendiamo meglio che, dietro la questione della contraccezione, si nascondono altre sfide importanti: il relativismo e l’individualismo nell’ambito della morale, il diritto delle autorità pubbliche ad intervenire in materia di demografia, il ruolo degli esperti, l’autorità del Papa, la possibilità di rivedere gli insegnamenti pontifici, la corresponsabilità nella Chiesa.

Purtroppo, la maggior parte di coloro che hanno denigrato l’Humanae vitae non hanno notato che è anzitutto la ragione a giustificare la posizione di Paolo VI. L’Enciclica conferma già le conclusioni evidenti di una serie di discipline scientifiche: medicina, biologia, psicologia, economia, storia, diritto, ecc. Nelle evidenze fornite da queste discipline, non esiste un’ombra di verità rivelata. Chiunque può constatarlo. La Chiesa prende atto dei risultati derivanti dall’opera della ragione. L’Humanae vitae può essere compresa soltanto se è valorizzato il ruolo della ragione nella ricerca del senso ultimo della vita e dell’amore.

Filosofo e teologo, Michel Schooyans è sacerdote della diocesi di Bruxelles, professore emerito presso l’Università di Lovanio. L’autore è stato professore presso l’Università cattolica di San Paolo e professore visitatore di varie università latino-americane. Ha scritto una ventina di opere. Le sue ricerche riguardano la filosofia politica, le ideologie contemporanee, le politiche demografiche e la morale sociale. In particolare è membro dell’Accademia Pontificia delle Scienze Sociali (Roma), dell’Accademia Pontificia per la Vita (Roma), dell’Accademia messicana di Bioetica (Messico), del Population Research Institute (Washington), dell’Istituto di Demografia Politica (Parigi).