*BresciaOggi del 10/1/2008*
Firmato al Ministero un protocollo di intesa.
L'attuale museo candidato con altri siti longobardi
Firmato al Ministero un protocollo di intesa.
L'attuale museo candidato con altri siti longobardi
Prende corpo la candidatura di Brescia-città di re Desiderio e della regina Ansa, nonché di straordinarie testimonianze Longobarde - finalizzata all'inserimento nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco: ieri mattina, a Roma, è stata firmata l'intesa istituzionale tra il Ministero per i Beni e le Attività culturali, il Comune di Brescia e la Fondazione Cab, un passaggio fondamentale per consentire al complesso di S. Giulia-S. Salvatore di ottenere l'importante riconoscimento internazionale da parte dell'organizzazione delle Nazioni Unite.
Alla firma dell'intesa, presenti il Ministro Francesco Rutelli e la sottosegretaria Danielle Mazzonis, sono intervenuti il sindaco Paolo Corsini e il presidente della Fondazione Brescia Musei, nonché segretario della Fondazione Cab, Agostino Mantovani.
La nostra città, con la firma del protocollo, che ha dato vita al sito nazionale denominato «Italia Langobardorurn: centri di potere e di culto (568-774 d.C.)» e attraverso il quale si darà attuazione ad uno specifico piano di gestione dei beni storico-monumentali, viene a far parte di una rete di centri e di località ove sono ancora presenti importanti rimanenze longobarde: oltre a Brescia, si tratta di Cividale del Friuli, Castelseprio in provincia di Varese, Spoleto, Campello sul Clitunno in Umbria, Benevento e Monte Sant'Angelo in Puglia.
Coinvolti nel progetto, oltre agli enti locali territoriali e ad una serie di istituzioni culturali e di ricerca, sono anche gli enti sovracomunali, quali - per la nostra realtà - la Provincia di Brescia (presente a Roma l'Assessore Riccardo Minini) e la Regione Lombardia.
Il sindaco Paolo Corsini e il presidente Agostino Mantovani evidenziano la rilevanza dell'iniziativa: «Con la firma dell'intesa istituzionale si raggiunge un primo, fondamentale risultato, prodromico al riconoscimento dell'Unesco e alla definitiva consacrazione internazionale del complesso monastico di S. Giulia con la basilica di S. Salvatore. Inizia così a prendere forma una felice intuizione che ha visto la nostra città, unitamente a Cividale del Friuli, capofila e animatrice del progetto che ha portato all'intesa con il Ministero. Da diversi anni e su diversi versanti - dal recupero e il restauro di intere porzioni del complesso di via Musei alla grande mostra dedicata a "II futuro dei Longobardi" nel 2000, sino alla promozione dell'Associazione "Longobardia" - stiamo profondendo energie, impegno e ingenti investimenti al fine di valorizzare pienamente un patrimonio di grande rilievo per Brescia, non solo sotto il profilo culturale, storico e monumentale, ma delle stesse radici identitarie che innervano la nostra comune appartenenza. Siamo grati - concludono Corsini e Mantovani - al Ministro Rutelli per l'attenzione e la sensibilità riservate alle nostre istanze».
L'atto di intesa siglato al Ministero per i Beni e le Attività culturali prevede, come fondamentale requisito per l'inserimento nella lista dell'Unesco, la dotazione di un adeguato piano di gestione dei siti longobardi compresi nel progetto, piano finalizzato in particolare alla loro tutela, conservazione e valorizzazione.
Il protocollo di intesa si propone l'obiettivo di promuovere innovative e condivise forme di collaborazione e di coordinamento, nonché sinergie, trai soggetti coinvolti, incentivando la promozione culturale e la valorizzazione, anche economica, dei diversi siti longobardi. In quest'ottica, è prevista anche la creazione di un sito web, di una collana editoriale ad hoc, di specifici studi scientifici, progetti di ricerca, convegni sulla civiltà longobarda.