lunedì 5 gennaio 2009

Contributo del Forum delle Associazioni di promozione del Turismo Sociale per i candidati sindaco della città di Brescia marzo2008


Contributo del
Forum delle Associazioni di promozione del Turismo Sociale
per i candidati sindaco della città di Brescia

Il Forum del Turismo Sociale di Brescia, ha alaborato un documento che elenca quelle che ritiene le priorità del Turismo Sociale (Solidale - Sostenibile - Responsabile); una lettera aperta a tutti i candidati sindaco della città ed un invito a sostenere sempre gli enunciati dell'OMG (Organizzazione Mondiale del Turismo) e della dichiarazione di Montreal (1996) sull'Etica del Turismo:

Marzo 2008

Documento di sintesi
PER UNA POLITICA DEL TURISMO SOCIALE A BRESCIA E PROVINCIA.

PREMESSA:
Va preso atto che ormai il turismo, ovvero l'articolata complessità delle attività economiche correlate, sono per gli analisti internazionali la prima industria al mondo.

All’interno di questa unitaria complessità di attività economiche c’è un sano mondo articolato “profit”, “nonprofit” e “pubblico”.

Questi mondi necessitano di una Direzione consapevole di raccordo anche a Brescia e nella sua Provincia. Nei documenti dell’ONU-OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo), dell’Unione Europea, il Turismo Sociale è rappresentato da organizzazioni e turisti. Quindi è opportuno che le conseguenti iniziative anche legislative locali e le buone pratiche amministrative tengano conto delle premesse, delle indicazioni e degli orientamenti strategici di queste organizzazioni.

Turismo sociale significa Turismo di tutti e per tutti, per questo vi sono dentro in modo radicale e vero la Sostenibilità e la Solidarietà.

Deve essere realizzato il concetto che il Turismo è un DIRITTO accessibile a “Tutti”, nessuno escluso.

Nel viaggio l’uomo accumula esperienze relazionali e cerca la propria autorealizzazione,
viene in contatto con le altre culture, esplora e beneficia della natura in ogni angolo del
Globo, gode dei beni culturali accumulati nei millenni dalle varie identità socio-culturali che si sono succedute nella storia della civiltà umana.

La realtà, però, ci impone anche di affrontare veri e propri fenomeni degenerativi, come lo
sfruttamento anche sessuale dei bambini, la distruzione delle culture locali e l’inquinamento dell’ambiente.

Non c’è un viaggio bello e buono se si trascurano i valori di cui siamo portatori, e cioè il rispetto delle altre culture, dell’ambiente, dell’uomo.

Dobbiamo sviluppare il nostro “dovere di vivere” come persona umana, singola e associata.

L’ospitalità e la cultura dell’ospitalità si costruiscono dal confronto quotidiano tra usanze diverse senza per questo dover rinunciare alla propria identità, senza temere quella dell’ospite.

Le paure nascono e si alimentano quando la propria cultura identitaria non è radicata e realmente vissuta nella quotidianità.Due persone che si incontrano creano un MONDO di Relazioni. Quindi qualsiasi attività nell’ambito turistico è di fatto – ineludibilmente - un’attività Sociale e socializzante.

Oggi fare turismo significa gestire in modo consapevole e con valori condivisi un complesso sistema di relazioni “globali” tra le Persone la cui terra patria è ormai il Pianeta.

Il mondo dell’associazionismo del Turismo sociale è impegnato sulla percorribilità vera e fattiva, di alternativa ad una monocultura di sola mercificazione : incapace di risposta globale ai problemi “dell’intera persona” singola e associata.

I Giovani attraverso l’esperienza del Viaggio (viaggiatori, non turisti) e della “VeraVacanza” si arricchiscono di esperienze e di conoscenze, che vanno a completare e a meglio definire sul piano relazionale lo studio, l’ambito familiare, e la realtà sociale quotidiana.

I Giovani Viaggiatori di oggi, sono la classe dirigente Europea di domani.

L'incontro tra le giovani generazioni di oggi ( non di ieri né di domani) favorisce la progettazione di un futuro comune e condiviso e si caratterizza anche attraverso la conoscenza e valorizzazione del “patrimonio ereditario” storico, culturale, ambientale, industriale e sociale locale.

Va ribadito - con chiarezza - che Brescia ha indiscutibilmente un “patrimonio ereditario industriale “ a partire dal settore primario-agricolo (la terra) e dai tesori bresciani nelle tecniche agrarie che hanno concorso -in termini decisivi- al cambiamento dello sviluppo agricolo mondiale (CamilloTarello e Agostino Gallo);

Ecco che proprio da Brescia e dalla sua Provincia deve partire, su basi condivise, il concetto che noi siamo Unione Europea e la Gioventù è il motore dell’Europa.

Fare tessuto fiduciario relazionale, attraverso una rete di conoscenze, opportunità significa creare Brescia, come Città ospitale dei Giovani d’Europa ovvero un complicato intreccio di opportunità formative dove operano molti attori educativi.

Alcune proposte operative aperte al dibattito per il turismo sociale a Brescia

1. Applicazione dell’art. 10 della legge quadro del turismo n. 135/2001, che consente un più diretto collegamento tra il prestito turistico per le categorie più deboli e il sistema “buoni vacanze” promosso dalle nostre associazioni, anche nazionali, di promozione sociale (sulle esperienze Francesi, Svizzere, Belghe e Ungheresi); Sviluppo e conoscenza sul territorio bresciano delle opportunità del sistema Buoni Vacanze della Fitus.

2. Consulta del Turismo: Proponiamo un tavolo territoriale che favorisca la discussione, e la programmazione dei temi dell'organizzazione turistica e della mobilità e coordini gli attori istituzionali, del profit e del non profit per uno turismo dello sviluppo condiviso e consapevole. Sottolineiamo in ogni caso l'importanza della collaborazione strategica istituzionale ai vari livelli tra Regione, Provincia e Città capoluogo ormai da considerare come area metropolitana.

3. Quando si parla di “nuove forme di turismo rispettose dell'ambiente e delle culture locali”, noi del Forum cerchiamo di declinare questo concetto nella nostra realtà locale. Secondo una definizione dell'OMT (Organizzazione Mondiale per il Turismo), "lo sviluppo turistico sostenibile soddisfa i bisogni dei turisti e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro". Questo concetto vale anche per il turismo proposto e fatto nella nostra città e provincia. La stagione di “Brescia Splendore dell’Arte” si è conclusa o sta per concludersi. Una stagione pluriennale di Grandi Mostre, di Grandi Eventi che ha portato prepotentemente Brescia nel mercato turistico come nuova destinazione emergente e culturalmente rilevante nelle città del turismo culturale. Ecco, noi diciamo che al di là dei due milioni di visitatori il successo di questo grande sforzo pubblico e privato sarà consolidato solo se potremmo rispondere positivamente ai due concetti citati prima. In questa ricerca di una collocazione primaria come destinazione turistica nel mercato globale del turismo del terzo millenio, la leggenda di Brescia, ovvero la brescianità sta nella capacità di offrire al turista una identità fatta non solo di mostre, grandi eventi, patrimonio monumentale ristrutturato, ma, sta soprattutto nell'offrire una città ospitale fatta di gente, di socialità e storia condivisa che non può prescindere dalla propria recente storia di capitale del lavoro, della solidarietà , della cooperazione sociale. In tal senso guardiamo con interesse alla candidatura Unesco della città come patrimonio dell'umanità in rete con altri siti longobardi d'Italia, germogliata anche per merito dell'incontro fecondo delle associazioni bresciane con le consorelle delle altre regioni. Guardiamo anche con interesse al futuro museo dell'industria e del lavoro , quale importante volano per un turismo sociale e giovanile nella nostra città.

4. Brescia capitale europea della Cultura. L'Italia è il paese candidato ad ospitare la Città Europea della Cultura nel 2019. In tal senso le associazioni del Turismo Sociale e il forum del Terzo settore intendono candidare Brescia, come capitale europea della cultura. La stratigrafia storica, culturale e sociale sedimentata e viva nel nostro territorio è il punto di partenza per unire attorno a questa idea le istituzioni e il mondo economico bresciano.

5. Creare - numerose e ripetibili - occasioni di Turismo Giovanile e di mobilità studentesca a Brescia e nella sua Provincia ( nella loro nuova identità postfordista); investire nel Turismo Scolastico Relazionale in quanto forma di accumulo di conoscenza esperienziale, pedagogica ed educativa per le nuove generazioni europee. Campi di lavoro come momenti di scambio e conoscenza interculturale tra giovani.

6. Gli Strumenti statistici , dentro una cultura delle rendicontazione, devono monitorare in quantità e qualità vera, fuori da una monocultura del solo profitto a qualsiasi costo, e considerare i flussi turistici movimentati per ottenere davvero un quadro complessivo ed esaustivo della dimensione turistica.

7. Togliere il peso di normative burocratiche, favorendo altre vie percorribili e la professionalità dei nostri animatori socio culturali e ambientali presenti sul territorio. Nuove professionalità per persone consapevoli di operare nell’identità sociale.

8. Cultura dell'accoglienza Rendere i cittadini consapevoli che il Turista non è estraneo al tessuto sociale cittadino, ma è un elemento arricchente e stimolante per una crescita culturale e sociale.

9. Rendere visibile e fruibile la rete di strutture ricettive a carattere sociale presenti sul territorio bresciano attraverso la riqualificazione, la rete di proposte e di prodotti turistici in linea con i principi e valori del turismo sociale. Utilizzare gli spazi e i contenitori pubblici dismessi come le caserme, le ex scuole, ristrutturare il patrimonio edilizio pubblico in modo modulare per strutture dell'accoglienza a basso costo , e a carattere sociale. Il tutto sempre -rigorosamente- dentro una sana finanza ed economicità, senza sprechi ed inefficienze. Per questo siamo e vogliamo essere portatori di una nuova cultura della rendicontazione.

Insomma, in conclusione, proponiamo di lavorare assieme, davvero, non su una ingenua libertà (intesa come assenza di vincoli) ma come coraggio della fedeltà alle scelte fatte e da fare. Coraggio anche nell’affrontare i rischi –consapevoli- che sono impliciti in ogni e qualsiasi scelta. Ma ogni scelta è vana se non è capace di distinguere , senza separare , le dimensioni politiche, economico-finanziarie, culturali, giuridiche, religiose e sociali.

Luigi Bandera – Presidente del Forum del Turismo Sociale di BRESCIA