mercoledì 7 gennaio 2009

Expo2015 e Capitale Europea Cultura NORDEST: Articolo 19 settembre'08 , da Nuova Venezia, Mattino di Padova e Tribuna di Treviso


SOLE24Ore 20/09/08 NORDEST: STRADE INTASATE E SVILUPPO FERMO La questione è annosa: il Nordest ha ritardi decennali nelle infrastrutture, le strade sono intasate, la Tav è indietrissimo. E la burocrazia mette i bastoni tra le ruote. E i politici latitano. Eccetera eccetera. Eppure, adesso, qualcosa si sta muovendo. I progetti ci sono, la volontà pure.
Quanto ai soldi... Di tutto questo si parlerà oggi, 20 settembre, nella sede del Cuoa, a villa Valmarana Morosini di Altavilla Vicentina, durante il terzo Meeting delle nuove classi dirigenti del Nordest.
Tema del dibattito: «Pensare avanti: un grande evento per le infrastrutture della metropoli Nordest».

Ecco, in proposito, l'articolo pubblicato ieri, 19 settembre, da Nuova Venezia, Mattino di Padova e Tribuna di Treviso.


SENZA STRADE IL PIL SI FERMA
L’elenco è lunghissimo: la terza corsia fra Venezia e Trieste, la Pedemontana, il raccordo anulare di Padova, la Nogara-mare (destinata a collegare Verona e Rovigo), la Valdastico Nord (fino a Rovereto) e Sud (ancora verso Rovigo), la Romea autostradale. E poi c’è la Tav, l’alta velocità ferroviaria, la ciliegina sulla torta. Anzi, l’ingrediente principale della torta. Proprio così: dopo il Passante di Mestre, il Veneto non ha intenzione di fermarsi. Stavolta no, non può permetterselo. Perché ha decenni di ritardi da recuperare sul versante delle infrastrutture, ferme a un movimento passeggeri e merci e a un peso economico da anni Sessanta-Settanta. Quei 33 chilometri (costo, un miliardo) da Dolo a Quarto D’Altino, che verranno completati e interamenti aperti entro la fine dell’anno, destinati ad assorbire la metà dei 140 mila transiti quotidiani sulla vecchia tangenziale (e almeno 30 mila sono camion), non possono che essere l’inizio di una serie di grandi lavori.
Il piano complessivo prevede investimenti per 8 miliardi.
Cifra dalla quale sono escluse la Romea (inserita nel Documento economico di programmazione economico-finanziaria 2009-2013 tra le opere strategiche, ma ancora in altissimo mare e dunque con costi tutti da definire) e la Tav (in sede europea, per l’intera linea Trieste-confine francese, era stata fatta una previsione di 18 miliardi, ormai ampiamente insufficienti).
Il problema è che i quattrini non ci sono. Ci mancavano la crisi finanziaria internazionale e la recessione più o meno conclamata.
In particolare, riguardo alla Tav, ha ragione Innocenzo Cipolletta, presidente delle Ferrovie, quando dice che è impossibile entrare nel merito di progetti e di costi se non si ha la minima idea delle risorse disponibili.

Però è altrettanto vero che per la tratta Mestre-Trieste non c’è uno straccio di progetto e che tra Brescia e Padova esiste semplicemente uno studio di massima.

Ritardi, incapacità di individuare le priorità, promesse non mantenute.
Se ne parlerà sabato 20 settembre, nella sede del Cuoa, a villa Valmarana Morosini di Altavilla Vicentina, durante il terzo Meeting delle nuove classi dirigenti del Nordest.

E già il titolo dell’appuntamento, al quale parteciperanno politici di ogni schieramento, imprenditori, docenti universitari, rappresentanti delle associazioni di categoria, è illuminante:

«Pensare avanti: un grande evento
per le infrastrutture della metropoli Nordest».


Verranno smascherate le responsabilità della politica. Si metterà il dito nella piaga della burocrazia: è sufficiente pensare a quella ventina di passaggi, corrispondenti a un paio d’anni di carte bollate, che grazie all’insediamento del commissario straordinario saranno fortunatamente risparmiati nell’iter per la costruzione della terza corsia sulla A4. Si cercherà di capire che cosa potrebbe cambiare con l’introduzione del federalismo fiscale e, più concretamente, si analizzeranno i vantaggi del federalismo stradale, avviato con la nascita della Cav (Concessioni autostradali venete), società mista tra Anas e Regione.

Sarà infine lanciata un’idea forte: la candidatura del Nordest
a Capitale europea della cultura 2019.

Nella convinzione che solamente un grande evento possa accelerare la realizzazione delle infrastrutture e (particolare non trascurabile) sia in grado di agganciare il Veneto all’Expo di Milano 2015.

Tutto vero, tutto giusto. Bisogna fare qualcosa e in fretta.
Perché il punto non è che il Nordest è soffocato dal traffico e che le strade sono al collasso. Certo, è anche così: basta guardare le proiezioni sul traffico, che ipotizzano sulle maggiori arterie il raddoppio dei passaggi da qui al 2020. Ma il nodo è un altro: lo sviluppo.
Senza infrastrutture non si cresce, non si guarda al futuro, si resta tagliati fuori dalla competizione internazionale. Una rete autostradale e ferroviaria moderna porta con sé una diretta crescita del Pil, genera nuovi posti di lavoro, ricchezza.
Analisi specifiche e complete nel Nordest non ne esistono. Comunque un confronto è sicuramete efficace. La Fondazione delle province del Nordovest ha condotto uno studio sull’impatto che la realizzazione di 43 opere (compresa l’alta velocità) avrebbe da oggi al 2020 sull’economia di Lombardia, Piemonte e Liguria. Un piano per un totale di 61 miliardi, metà dei quali, purtroppo, non finanziati. Bene, se venisse interamente completato, il Pil del Nordovest crescerebbe al 2020 di 12 punti rispetto all’andamento tendenziale. Nell’anno di picco massimo, il 2010, tra effetti diretti e indiretti, si genererebbe un fatturato aggiuntivo del 3,5 per cento. E alla fine verrebbero creati 816 mila nuovi posti di lavoro. Eccoli gli effetti delle infrastrutture sul Nordovest, un’area che oggi ha un Pil di 450 miliardi e che incide per il 31,6 per cento sulla ricchezza del Paese. Perché non immaginare che lo stesso meccanismo di sviluppo, l’identico moltiplicatore, si possa (meglio, si debba) mettere in moto nel Nordest? Chiaro, il peso è minore, ma Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, messi insieme, contribuiscono pur sempre al Pil nazionale per il 13,8 per cento. Occorre pensare avanti, appunto.