giovedì 9 ottobre 2008

Brixia Mirabilis(MarioLeombruno) con prof.Comini (A2a) e Tino Bino (Univ.BS) a VIVI NOPROFIT *11.10.2008* FUTURO? tecnomuseo?











Tino Bino a Brescia NONPROFIT PALABRESCIA sabato 11 ottobre 2008 ( da brescia oggi)

Più biblioteche decentrate «di base », a formare una rete di cultura accessibile ai cittadini, e meno cemento per lo sviluppo edilizio, minaccia incombente sulle sorti del panorama d’eccellenza del Garda, dell’hinterland e della Franciacorta. Una proposta utile a trasformare Brescia «in una città di stampo europeo, puntando a un progetto ambizioso di rilancio da attuare globalmente, al di là di semplici scelte contingenti come la riapertura delle Ztl».
UNA SERIE DI suggerimenti e sollecitazioni formulati ieri pomeriggio da prof.Tino Bino (Univ. BS), presente al dibattito «Brescia città d’Europa? Turismo, cultura e territorio», organizzato sul palco foyer del Palabrescia in occasione della quarta edizione di «Vivi non profit», alla presenza di prof.Oria Tallone, dell’Università di Brescia, prof.Rosangela Comini, della fondazione Asm (vedi A2a) , Adriana Mostarda e Luigi Bandera, rispettivamente portavoce e presidente del Forum terzo settore di Brescia. «La cultura, da un punto di vista sociologico, si definisce in base a quattro punti di riferimento - secondo Tino Bino, presente in qualità di ordinario dell’Università Cattolica -: le regole, i valori, le tendenze e i singoli. Significa che Brescia deve riappropriarsi delle sue eccellenze, (il valore) in grado di determinare, da un punti di vista ambientale e paesaggistico, la cultura dei suoi cittadini (ossia i singoli) per puntare a primeggiare in Europa come città d’arte e non più solo come capitale del tondino. Oggi il meglio di Brescia non è certo in città - ha sottolineato Bino subito dopo -, visto che il grosso del turismo è assorbito dalla provincia, dal Garda e dalla Franciacorta, e comunque solo in alcuni periodi dell’anno prestabiliti. È necessario elaborare un piano di rivalutazione del turismo locale vero, che riesca a regolare la vita e i parametri di riferimento della società cittadina, ma soprattutto che trasmetta questi parametri al di fuori, per una promozione turistica nuova e innovativa».
PROPOSITI DI RILANCIO sposati da prof. Rosangela Comini (A2a) che ha rilanciato l’importanza di «politiche attive di accoglienza e di orgoglio locale per ottenere i migliori risultati possibili di promozione. Ora - ha poi sottolineato - si sta lavorando perché Brescia sia riconosciuta patrimonio dell’Unesco, riscoprendo il valore dei Longobardi, popolo che ha fondato le radici della società».PODE