mercoledì 11 marzo 2009

CTG VENETO:"Il Monumento Ritrovato. Rivivere e Rispettare Monumenti e Paesaggi" Venezia isola di San Servolo 7.3.'09- intervento di Diego Scarbolo

CTG VENETO:"Convegno Il monumento ritrovato. Rivivere e rispettare monumenti e paesaggi"
Venezia- Isola San Servolo 07 marzo 2009

Intervento di Diego Scarbolo Presidente della Associazione Longobardia (www.longobardia.it) e del Ctg-Longobardia (www.ctg-longobardia.eu)

Intanto mi corre, subito, l’obbligo di ringraziare il Presidente del Ctg Veneto Beppe Marangoni per l’invito e la cordialità e l’attenzione sempre mostrata alla “Longobardia” di cui è parte integrante il Veneto con i numerosi suoi siti longobardi . Uno per tutti: la Completa Regione del Garda, con la provincia di Verona e la Diocesi di Verona che si estende a tutto il basso garda arrivando sino alla città di Lonato a pochi chilometri dalla città di Brescia.
Insomma, l’influenza sul “Garda”, anche dall’alto del monte Baldo, del Ctg Veneto è notevole ed ineludibile.
Ma non solo, ricordo che il Ctg Veneto è “storicamente” nella gestione di siti UNESCO –Ville Palladiane-

Il ruolo del Ctg anche quando si parla e argomenta su siti e beni Patrimoni Ereditari Culturali dell’Umanità-UNESCO- è “Bene presente”. Ruolo che si nutre del suo radicato patrimonio culturale e che si estrinseca nella “capacità di concorrere a gestire assieme, consapevolmente, progetti complessi”…l “Tutto” assieme, in questo progetto, con agli altri importanti nazionali organismi associativi del turismo sociale quali il CTS, ACLI, UISP, AICS e ARCI.
E così oggi possiamo e dobbiamo lasciar parlare i fatti documentati.

A pagina 7 (sette)e 8 (otto) del Piano di Gestione della candidatura a Patrimonio Ereditario Culturale della Umanità -UNESCO- già depositato nel 2008 a PARIGI presso la sede mondiale UNESCO dal Ministero e dei Beni Culturali e Ambientali Italiano e sottoscritto da 5 (cinque) Regioni Italiane (FRIULI, LOMBARDIA, UMBRIA, CAMPANIA, PUGLIA) , 6 (sei) Province (UDINE, BRESCIA,VARESE, PERUGIA, BENVENTO, FOGGIA) , 8 Amministrazioni comunali (CIVIDALE DEL FRIULI, BRESCIA, CASTELSEPRIO-VARESE,CAMPELLO,SPOLETO, BENEVENTO,MONTE SANT’ANGELO) 1 Ente parco, 2 Comunità Montane, 3 Enti ecclesiastici, 2 Fondazioni pubblico-private, 2 Centri di studi, ben 19 Uffici territoriali del Ministero per i beni e le attività culturali (Direzioni Regionali e Soprintendenze) si legge:
“”Unita a Cividale dal filo logico della matrice longobarda e dalle due grandi mostre internazionali sulla storia dei Longobardi, la città di Brescia sin dal 2003 aveva avanzato proposte di collaborazione a livello delle associazioni di promozione del turismo sociale ( ndr di Brescia Pres. Luigi Bandera e di Cividale del Friuli (UD)-Friuli Presidente Bruno Cesca). Nel corso del 2005, i Sindaci delle due città (ndr BRESCIA prof.Paolo Corsini eCividale del Friuli (UD) prof. Attilio Vuga) e i Presidenti dei Forum delle Associazioni di Promozione del Turismo Sociale di Brescia (ndr Luigi Bandera)e Cividale (ndr Bruno Cesca) fondarono la “Associazione Longobardia”(ndr Presidente Diego Scarbolo) con lo scopo di dar vita a un sistema turistico integrato a “rete”, destinato a coordinare le realtà firmatarie anche ai fini dell’avviato iter di candidatura, ma anche a costituire nel tempo una più ampia rete europea “Longobardia - Regione virtuale Europea”, un “corridoio geoculturale europeo” che unisca i siti di matrice longobarda dalla Scandinavia al mar Ionio, seguendo il cammino nella storia dei popoli Longobardi. Nel 2006 furono avviati i lavori per la predisposizione della candidatura, comprendente all’inizio i soli centri di potere longobardo presenti nel nord Italia (Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio). Con il procedere dei lavori si sentì l’esigenza di estendere la candidatura ai luoghi delle più importanti “sedi di potere e di culto” delle aree dell’Italia centro-meridionale (Spoleto (PG), Campello sul Clitunno(PG), ‑­
Benevento e Monte Sant’Angelo-FOGGIA-), ai fini di comprendere in un unico Sito seriale le maggiori testimonianze della cultura longobarda …””

Insomma è la nostra Storia che i longobardi non sono tornati indietro in Scandinavia. Sono rimasti qui. Nella nostra e cara Italia. Siamo Noi.

Inseriti nel Piano di Gestione ecco i citigini che hanno palesemente segnato e che ancora oggi concorrono alla promozione della candidatura“Italia Langobardorum. Centri di potere e di culto (568-774 d.C.)” il cui esito è previsto nel 2010 e che segnano la fecondità della attiva presenza del Ctg-centro turistico giovanile:
Norberto Tonini (past President Ctg e attuale Presidente Mondiale del BITS e membro del Comitato Mondiale ONU di Etica del Turismo con sede a Roma), Bruno Cesca (attuale segretario del comitato di gestione e infaticabile motore della candidatura), il sottoscritto Diego Scarbolo Presidente della Associazione Longobardia, Cassina Rolando Presidente del Ctg di Cividale del Friuli (UD).

Cosa vogliamo dire,segnare, toccare… con la “Regione Virtuale Europea nel Corridoio Geoculturale Europeo LONGOBARDIA”?

Che l’Europa non è una fortezza monetaria con l’“EURO “ la cui base, tra l’altro, è virtuale, cioè slegata dai singoli Stati. Ma che l’Europa , affondando su storiche millenarie radici di sangue, è un crocicchio di una pluralità di Storici Corridoi Geoculturali .

Ed inoltre vuole dire promuovere tra gli “Europei”, sia tra i giovani che i diversamente-giovani, l’ “incontro” sia nel viaggio fisico sia nel viaggio nel “SESTO CONTINENTE DIGITALE” (secondo la dizione del Santo Padre Benedetto XVI) per “umanamente-relazionarsi”.

Relazioni, anche tra Associazioni Europee, sui temi che caratterizzano la nostra epoca. Quali la nuova realtà del ruolo della Donna europea; sui Beni Comuni di tutti e di ciascuno che ormai non sono solo Acqua, Aria, Suolo ma lo stesso web, la moneta…; sulla Nonviolenza - scritta tuttattaccata-; sul Lavoro (parte essenziale della vita della donna ,dell’uomo e della loro famiglia)e archeologia industriale (Liberi a Tempo Pieno!).

Il “tutto” dentro la adozione di una misurazione che chiamiamo “rendicontazione evoluta in digitale” che significa non basarsi solo ed esclusivamente sui termini monetari ma anche di costi-Benefici/Efficacia. Insomma una rendicontazione e misurazione del nostro fare comune che segni in modo riconoscibile il nostro grado di cura nella sana coltivazione e sana gestione del Capitale della Società di donne, uomini e loro famiglie nella sua interezza. Aperta alla “Vita”. Tendendo a escludere proprio: Nessuno!

In definitiva concorrere sia singolarmente, che in particolare in modo associato, dentro i nostri patrimoni ereditari culturali, a creare per la nostra cara Europa: una Cultura nuova per una Civiltà nuova.