mercoledì 17 luglio 2013

UECOOP Nuova Centrale Italiana della Cooperazione Organismo Distinto, Non Separato da Coldiretti, Parte di Un Disegno di Sostenibilità, Sussidiarietà e SolidarietàSociale per Valorizzare, Davvero, l'Italia e con essa l'Europa Tutta, Nessuno Escluso, nel Mondo...

Coordinatore Generale di UECOOP
Dr Vincenzo Sette con il Presidente Dr Marini
Quale è il piatto tipico italiano? Quale è il vino tipico italiano? Quale è....il Numero "Uno"?

Dalla sommità delle Alpi sino all'isola di Lampedusa, in Italia... Migliaia sono i tipi di piatti di pasta, ecc.... migliaia i tipi di vino....la nostra tipicità, tutta italiana, è la distintività, la non-omologazione in mappe mentali artificiose di una sola finta omogeneità ....

Il nostro "essere" italiano è altro, ed è oltre la "logica" del NumeroUno come il solo Vincente...
 La nostra italianità frutto del nostro Patrimonio Ereditario Culturale-Sociale-Economico è la Diversità.... non siamo uniformi nè siamo, banalmente, uniformabili... il nostro Patrimonio Ereditario Culturale è frutto di articolata stratificazione ultramillenaria...ed è, ancora oggi, Patrimonio "tutto" da Valorizzare...

Questa opera di valorizzazione richiede una classe dirigente e operativa adeguata al compito di tenere assieme degli opposti .... e la Coldiretti si è mostrata ben capace.....così come di gestire rapporti dialetticamente organici con l'Europa e con i suoi organismi operativi...

Oggi, ci pare cogliere dai loro dirigenti, con la centrale delle cooperative UECOOP l'orizzonte si  è ampliato a tutto tondo, tocca tutto il tessuto e tutti  gli aspetti della vita economico-finanziaria e quindi anche le dimensioni Sociali Culturali Politiche…ed è la stessa idea di "rappresentanza"  che UECOOP  incarna, diversamente dalle altre organizzazioni,  in ordine alla Sostenibilità, alla Sussidiarietà ed alla socialità Solidale...

"Sostenibilità" perchè l'organismo Italia con il suo territorio, la sua gente, le sue bellezze ... con tutto il suo patrimonio ereditario frutto del lavoro millenario si rifiuta di essere rinchiuso dentro una scatola preconfezionata di montaggio pensata a tavolino, fuori dalla storia della "vita" delle persone umane...  

"Sussidiarietà" sia verticale che orizzontale...e dentro l'Unione Europea costruita proprio perché si occupi di questioni planetarie ormai ineludibili in questo tempo di trasformazioni epocali....e non perchè  "faccia" quello che il Territorio può fare autonomamente valorizzando tutte le sue caratteristiche di diversità distintive identitarie .... la UE deve occuparsi delle grandi questioni planetarie a partire dalla finanziariazzazione esasperata, senza limiti... e non spendere energie a disciplinare "dettagli" su realtà identitarie complesse e articoltate…

"Solidarietà" socialità solidale concetto “non-egoistico” scritto tuttoattaccato come la “nonviolenza” perché non dice di una semplice "assenza di violenza" ma molto di più caratterizzandosi per un radicalmente diverso modo di fare e un modo del tutto diverso di essere… come quando si entra in un vigneto affascinante e si ammirano grappoli d‘uva dorati e si assapora del buon vino, dentro una bella cascina ed in una affabulante cantina e poi, quando si esce, rimane la concreta reale sensazione di uscire da "un’isola" ...e si ripiomba dentro la verità di  intollerabili e non più sopportabili  immondezzai paesaggistici  distruttori di ricchezza culturale, sociale prima ancora che economico-finanziaria.... 

UECOOP è fondata su una solida base valoriale accanto ad un fondato disegno di valorizzazione dell'identità italiana e così capace di raccogliere tante persone come ripete il Presidente Marini " ....è scritto dentro il nostro cuore che c'è un'interesse generale di tutti che ci travalica...un interesse più grande di noi, da far emergere assieme, come persone singole e associate,  per essere in tanti...in tanti per stare bene, tutti, assieme…"

Il contadino, sempre, ad ogni età, semina, semina, semina e pianta, pianta, pianta ed, ad ogni età, non ha la presunzione di raccogliere e continua a seminare, a seminare, a seminare e a piantare, piantare e piantare.... e continua e continua sotto questo bel sole che ha scaldato i nostri avi, che scalda noi e che scalderà chi verrà dopo di noi... sino a quando il buon Dio vorrà...


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