lunedì 2 febbraio 2009

etica globale una sfida per le chiese -gen.09- da www.vanthuanobservatory.org


www.vanthuanobservatory.org
Newsletter n.190 VR, 02 Febbraio 2009
L’ETICA GLOBALE UNA SFIDA PER LE CHIESE
Arcivescovo Buti Tlhagale OMI Arcivescovo di Johannesburg 2 Southern African Catholic Bishops’ Conference. Gennaio 2009 - Sessione Plenaria. Discorso del Presidente
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Con ogni probabilità questo è l’argomento oggi più controverso e che provoca maggiori divisioni sia nella Chiesa che nella società. Il tema è tanto religioso quanto politico. Si tratta della moderna etica globale che assegna un così grande valore alle diversità. Essa sottolinea la diversità delle scelte e la diversità sessuale. I differenti orientamenti sessuali vengono esaltati. La postmodernità ritiene che la realtà sia una costruzione sociale, che la verità sia quanto tu ne fai. Non c’è alcuna verità oggettiva. Essa inoltre ritiene che la realtà sia un testo che va interpretato e che la tua interpretazione è valida come quella di un altro. Dio stesso è stato buttato già dal suo piedistallo. L’uomo e la donna regnano sovrani. La trascendenza è considerata un racconto fantastico. L’individuo è diventato il creatore, libero di plasmare il proprio destino. L’individuo è il criterio di misura. La legge naturale è vista come una spiegazione ormai superata e una mitologia. La moderna etica globale ha creato un vero e proprio vocabolario nuovo, con nuovi concetti. Il “diritto a scegliere” è considerato la regola principale, il principio di non-discriminazione. Si può liberamente scegliere la bisessualità, l’omosessualità, il lesbismo, l’eterosessualità. I figli hanno il diritto di scegliere l’aborto senza rispettare il parere dei loro genitori. Questi hanno pure gli stessi diritti. L’eutanasia, come afferma la propaganda, è espressione del diritto a poter scegliere e quindi afferma la dignità della persona. Salute riproduttiva significa il diritto a non procreare. Il che significa aborto sicuro. Significa anche uso incondizionato dei contraccettivi. E’ stata la Conferenza dell’ONU a Pechino del 1995 a gettare a mare la complementarietà tra uomo e donna. L’obiettivo é di raggiungere una società a-sessuata, una società libera da etichette sessuali. La Conferenza del Cairo aveva parlato di famiglie di varie forme per includervi le coppie dello stesso sesso. C’è uno sforzo concertato per eliminare parole come verginità, castità, sposa, moglie, marito, matrimonio etc. Sia il Protocollo di Maputo che la Convenzione sulla Eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna (CEDAW) si sono proposti di legalizzare l’aborto e legittimare la fecondazione in vitro nella maggior parte dei paesi africani. Queste leggi vogliono rendere possibile prelevare ovuli umani dalle donne africane. Raccogliere ovuli umani in Africa permette di soddisfare la richiesta di cellule staminali embrionali nei paesi industrializzati. E’ illegale adoperare ovuli inglesi in Inghilterra. Il colonialismo biologico è alle porte.(Traduzione dall’Inglese di Benedetta Cortese)

THE GLOBAL ETHIC A CHALLENGE TO THE CHURCHES Archbishop Buti Tlhagale OMI
Archbishop of Johannesburg 2 Southern African Catholic Bishops’ Conference.
January 2009 Plenary Session. Presidential Address
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Perhaps this is the most contentious, most divisive subject in both church and society. The subject is as much religious as it is political. It is the global post modern ethic that puts great value on differences. It underscores the diversity of choices and sexual diversity. Different sexual orientations are ‘celebrated’. Post modernity maintains that reality is a social construct, that truth s what you make of it. There is no objective truth. It further asserts that reality is a text to be interpreted and your interpretation is as valid as that of the next person. Effectively, the authority of the Word of God has been turned on its head. God himself has been knocked off the pedestal. It is man and women who reign supreme. Transcendence has become fictional. The individual has become the creator, free to shape his or her own destiny. The individual is the Yardstick. Natural law is seen as an integral part of ancient explanations or mythologies. A whole new vocabulary and concepts have been produced by the postmodern global ethic. These are also in part the Judeo Christian teachings and values. The ‘right to choose’ is touted as the fundamental norm, the principle of non-discrimination. One can freely choose bisexuality, homosexuality, lesbianism, heterosexuality. Children now have the right to choose abortion irrespective of their parent’s beliefs. They too have equal rights. Euthanasia, the campaigners assert, is an expression of the right to choose and that it also affirms the dignity of the individual. Reproductive health means the right not to reproduce. It means safe abortion. It means unrestricted access to contraceptives. It was the 1995 Beijing conference that jettisoned the complimentarity of man and woman. The goal is to achieve an a-sexual society, a society free of sexual labels. The Cairo Conference spoke of family under all its forms in order to include families of same sex parents. There is a concerted effort to eliminate word such as ‘virginity, chastity, spouse, husband, wife, marriage’ etc. If I may add, both the Maputo Protocol and the Convention on the Elimination of all Forms of Discrimination Against Women (CEDAW) intended to legalise abortions and to legitimise in-vitro fertilization in most African Countries. Such legislation will make it possible to poach ovarian human eggs from African women. Harvesting ovarian human eggs in Africa will help meet the needs of embryonic stem cell research in industrialised countries. It is illegal to use British eggs in Great Britain. Biological colonialism is on our doorstep.
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