"I proprietari longobardi gestiscono le loro <curtes>, quando risiedono in città, il che avviene di preferenza , interponendo un amministratore che nel caso di beni demaniali, riveste i poteri del giudice nell'ambito ducale ed è impersonato nella figura del Gastaldo."
(prof. Amelio Tagliaferri, I Longobardi -nella civiltà ed nell'economia italiana del primo medioevo-, Giuffrè Ed., MI, IIediz.1969, pag. 60)