Propaganda: "CONTA SOLO LA FINANZA" |
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Una premessa indica che «non tutte le discussioni dottrinali, morali o pastorali devono essere risolte con interventi del magistero», e precisa che «nella Chiesa è necessaria una unità di dottrina e di prassi, ma ciò non impedisce che esistano diversi modi di interpretare alcuni aspetti della dottrina o alcune conseguenze che da essa derivano». E il Papa mette in guardia sia contro il «desiderio sfrenato di cambiare tutto senza sufficiente riflessione o fondamento», sia contro «l’atteggiamento che pretende di risolvere tutto applicando normative generali o traendo conclusioni eccessive da alcune riflessioni teologiche».
Il primo capitolo presenta alcuni insegnamenti sull'amore familiare tratti dalla Sacra Scrittura. Il Papa nota che la Scrittura è una storia di famiglie, con le loro gioie e i loro dolori.
Lo sguardo della Parola di Dio sulla famiglia è molto realistico. «Non si mostra come una sequenza di tesi astratte, bensì come una compagna di viaggio anche per le famiglie che sono in crisi o attraversano qualche dolore, e indica loro la meta del cammino».
Nel secondo capitolo, dalle vette del messaggio biblico il Papa scende ai «piedi per terra» della realtà attuale, che vede l'istituzione familiare ampiamente in crisi, anche se non va sottovalutata la sua capacità di resistere e va evitata una cultura della lamentela sterile. Il Papa cita fra le cause della crisi l'accelerazione del «ritmo di vita attuale» - un tema caro ai sociologi che studiano il tempo - e l'individualismo che induce molti giovani a diffidare del matrimonio e della famiglia o ad averne paura.
«Contraccezione, sterilizzazione o addirittura aborto» sono «inaccettabili anche in luoghi con alto tasso di natalità, ma è da rilevare che i politici le incoraggiano anche in alcuni Paesi che soffrono il dramma di un tasso di natalità molto basso. Per le autorità, questo è «agire in un modo contraddittorio e venendo meno al proprio dovere».
Il terzo capitolo presenta il Magistero della Chiesa sulla famiglia. Un'ampia sintesi rivendica il carattere profetico e sempre attuale dell'enciclica Humanae vitae del Beato Paolo VI è dei testi di San Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Ribadisce che la Chiesa non può in alcun modo rinunciare ad annunciare la sua dottrina secondo cui il matrimonio è indissolubile, perché «nella stessa natura dell’amore coniugale vi è l’apertura al definitivo».