....Bella e Dolce Atene,,,il Tuo Popolo Non Sta Bene... |
L'economista della Chicago Booth School of Business punta il dito contro la Banca Centrale Europea: "I principali istituti greci hanno passato un test di solvibilità condotto dall'Ue. Perché allora la Bce non fornisce loro liquidità illimitata?
Perché la fornitura di liquidità di emergenza è stata centellinata di giorno in giorno e poi bloccata?
In sostanza, Francoforte tiene la Grecia appesa a un filo". Così Atene, che "non vuole uscire dall'euro, viene quasi forzata a farlo"
di Marco Pasciuti| sul Fattoquotidiano del3 luglio 2015
Luigi Zingales, economista presso la Chicago Booth School of Business. L’Ue ha fatto tutto quanto era in suo potere per salvare la Grecia?
“No, nel gestire la crisi si è anche tenuto conto del precedente che si andava creando”.
Un monito per gli altri Paesi che si trovano in una situazione di rischio. Un monito anche per l’Italia, quindi.
“La preoccupazione per l’Italia non riguarda l’arco temporale di un anno. I problemi nasceranno dopo, quando finirà il Quantitative Easing (piano di acquisto di titoli di Stato da parte della Bce con l’obiettivo di far ripartire la crescita dell’Eurozona, ndr), i tassi cominceranno a salire e la situazione si farà più difficile“.
Draghi però in questo momento sta tenendo in vita il sistema.
“Lo sta tenendo in vita, ma non lo sta tenendo aperto e funzionante. Le principali banche greche hanno passato un test di solvibilità condotto dall’Ue, quindi ora la Bce dovrebbe essere il garante della loro solvibilità. Se Francoforte si è presa un impegno, ha fatto un’analisi e ha detto che le banche sono solventi, ora dovrebbe in tutti i modi aiutarle a sopravvivere, altrimenti che unità europea è? Di che unità monetaria parliamo? Se la sopravvivenza delle banche è decisa dalla Bce non è più solo un’unione monetaria, ma una egemonia della Bce”.
Tutto ciò come potrà influire sull’Italia? Una volta stabilito che dall’euro si può uscire, i paesi fortemente indebitati possono essere oggetto di attacchi speculativi. Il pericolo per l’Italia è reale?
“Il pericolo è reale, ma non immediato. Quello che oggi ci protegge dagli attacchi speculativi è il Quantitative Easing in corso. Per cui chiunque provi a fare un attacco speculativo si troverebbe contro la Bce dall’altra parte che compra titoli di Stato, calmierando il mercato. C’è però un costo nel lungo periodo, perché il QE non sarà infinito e alla prossima crisi, che potrà arrivare tra una anno o tra dieci, ci troveremmo con lo stesso problema”.
Come finirà?“Non finirà. Qualunque soluzione verrà presa, sarà temporanea. La crisi greca sarà con noi ancora a lungo”.