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sito UNESCO...
La conclusione del 5° Forum Mondiale per l’ACQUA di Istanbul:
non si è voluto riconoscere l’accesso all’ACQUA come “diritto-umano”, definendolo invece come “Bisogno-Fondamentale”.
Implicazioni della scelta: se è un diritto, vuol dire che il "PUBBLICO" ha il DOVERE di garantire che IL DIRITTO sia -effettivamente, DAVVERO- goduto da tutti, nessuno escluso...
Conseguentemente, la "comunità internazionale" deve assumere impegni precisi per sostenere lo sforzo dei paesi in miseria...
Le politiche idriche dei Paesi-VOLPE avrebbero dovuto garantire un’allocazione della risorsa e regole di accesso che tutelino i Paesi-POLLO.
Il motto approvato a Istanbul è sicuramente -suvvia, un poco di realismo- per la libertà, libertà delle:
"LIBERE VOLPI IN LIBERI POLLAI"
...ma la VERITA', che il più forte è il più forte
e che il debole è debole, viene prima della Libertà...