giovedì 5 febbraio 2009

S.E. Mons. Vescovo GianPaolo Crepaldi SOGLIE DA NON SUPERARE LA VITA E’ VITA E LA MORTE E’ MORTE

www.vanthuanobservatory.org Newsletter n.193 Verona, 07 Febbraio 2009

""SOGLIE DA NON SUPERARE

LA VITA E’ VITA E LA MORTE E’ MORTE

IL GOVERNO HA SCELTO LA VIA GIUSTA""

S.E.Mons.Vescovo Giampaolo Crepaldi segretario della Commissione Giustizia e Pace del Vaticano e Presidente dell’Osservatorio

"" Il nostro Osservatorio si unisce a quanti hanno espresso solidarietà e convinta adesione alla decisione del Governo italiano di intervenire con un decreto legge per impedire l’uccisione per sospensione di alimentazione ed idratazione di Eluana Englaro. Condividiamo quanto espresso dal Cardinale Renato Raffaele Martino, dopo aver appreso il rifiuto del presidente Napolitano di firmare il decreto in quanto “incostituzionale”: "Sono costernato che in tutte queste diatribe politiche si ammazzi una persona e sono profondamente deluso dalla decisione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di non firmare il decreto che avrebbe mantenuto Eluana in vita". Facciamo nostre le parole di Mons. Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la Vita: "il governo ha fatto un gesto di grande coraggio, che sarà apprezzato dalla grande maggioranza di tutti i cittadini che stanno seguendo questa vicenda con grande partecipazione e non riescono a capire come sia possibile che ad una ragazza che sta bene, anche se in coma, possa essere tolta l´alimentazione e l´idratazione". Eluana Englaro respira autonomamente, non prende farmaci o antibiotici, non ha malattie, ha regolarmente le mestruazioni, apre gli occhi al mattino e li richiude alla sera, deglutisce, non è attaccata a nessuna macchina artificiale, le suore che l’hanno accudita in tutti questi anni altro non chiedono di poterlo fare ancora, le fisioterapiste le fanno fare ginnastica passiva … Eluana è un disabile che ha perso la sua autonomia. Essa non può nutrirsi da sé, come un malato di Alzheimer. Perché la si vuol far morire di lunga agonia? E se è un “vegetale” che non sente nulla, perché la terapia di sospensione progressiva dell’alimentazione e della idratazione prevede analgesici?

Ci sono soglie, nella storia, oltrepassate le quali non si torna più indietro.

Ci sono sfondamenti di linee a protezione di tutti che comportano danni irreparabili.

La stampa non ha aiutato a capire perché raramente ha informato con obiettività.

Molti esponenti politici, ancora una volta, temono più le conseguenze di schieramento e i “conflitti istituzionali” che non il rispetto del diritto alla vita di una persona umana.

La morte e la vita di una persona umana non possono essere decise per sentenza giudiziale.""