martedì 15 gennaio 2013

2013 è partito l' '"Anno Europeo dei Cittadini" dedicato a Tutti, nessuno escluso, i Cittadini Europei e ai Loro Diritti...

Santa Sofia a Bisanzio-Istanbul
Con l'inizio del 2013 la Commissione europea dà il via all'"Anno europeo dei cittadini" dedicato a tutti i cittadini europei e ai loro diritti.

Questo Anno europeo coincide con una svolta critica nell'integrazione dell'Europa: nel 2013 ricorre il ventesimo anniversario della cittadinanza dell'Unione, introdotta dal trattato di Maastricht nel 1993.

«Per costruire un'Europa più forte e a maggiore valenza politica è necessario coinvolgere direttamente i cittadini. Per questo il 2013 è l'Anno europeo dei cittadini: un anno dedicato a tutti i cittadini europei e ai loro diritti» ha dichiarato Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria UE per la Giustizia.

«La cittadinanza dell'Unione è più di un concetto teorico: è una realtà pratica che porta benefici tangibili ai cittadini. La Commissione europea desidera aiutare le persone a comprendere come poter beneficiare direttamente dei loro diritti e ascoltare le loro opinioni su dove stia andando l'Europa. I cittadini europei devono poter esprimere le loro preoccupazioni e preparare il terreno per le future elezioni europee. È tempo che tutti noi ci assumiamo la responsabilità del nostro futuro comune».

Per le celebrazioni dell'Anno europeo dei cittadini sono state organizzata in tutta l'UE una serie di manifestazioni, conferenze e seminari sia in ambito nazionale che regionale e locale. Il programma è disponibile sul sitohttp://europa.eu/citizens-2013.

La Commissione intende inoltre dare più visibilità ai portali web multilingue "Europe Direct" e "La tua Europa", elementi chiave di un sistema di informazione a “sportello unico” sui diritti dei cittadini dell'Unione e rafforzare il ruolo e la visibilità di strumenti di risoluzione dei problemi come SOLVIT, per consentire ai cittadini di difendere i loro diritti ed esercitarli meglio.

Per tutta la durata del 2013, la Vicepresidente Reding e gli altri Commissari dell'UE uniranno le loro forze con le autorità politiche a livello nazionale e locale per organizzare dibattiti coi cittadini in tutta Europa, allo scopo di ascoltarli e rispondere alle loro domande. La Vicepresidente Reding ha già partecipato a incontri a Cadice (Spagna), Graz (Austria) e Berlino (Germania) e il Commissario Andor a un incontro a Napoli. Molti altri dibattiti sono previsti nel corso del 2013 in vari comuni europei e permetteranno ai responsabili politici europei e locali di discutere con cittadini di ogni estrazione in tutta l'Unione. Tutti i dibattiti possono essere seguiti sul sito http://ec.europa.eu/european-debate/index_it.htm.

Dalla cittadinanza europea derivano molti diritti, di cui non sempre siamo consapevoli. Da un sondaggio del 2010 è emerso che ancora troppe persone non si ritengono adeguatamente informate sui vari diritti loro riconosciuti: soltanto il 43% conosce il significato dell'espressione "cittadino dell'Unione europea" e quasi la metà (48%) ritiene di non essere ben informata sui propri diritti. L'Anno europeo dei cittadini servirà a spiegare questi diritti e a fare in modo che le persone li conoscano e possano esercitarli senza ostacoli. Ad esempio, la libertà di circolazione è il diritto più apprezzato derivante dalla cittadinanza dell'Unione. Ogni anno i cittadini europei compiono infatti più di un miliardo di spostamenti nell'Unione e sono sempre più numerosi quelli che esercitano il diritto di vivere in uno Stato membro diverso dal proprio. Eppure, sebbene oltre un terzo dei lavoratori (35%) sia pronto a prendere in considerazione un impiego in un altro Stato membro, quasi una persona su cinque ritiene che, all'atto pratico, vi siano ancora troppi ostacoli. Insieme alle difficoltà linguistiche, il principale scoglio al pendolarismo transfrontaliero è la carenza cronica di informazioni.

La Commissione europea è al lavoro per superare tali ostacoli. La relazione 2010 sulla cittadinanza dell'Unione ha presentato 25 azioni concrete per rimuovere gli ostacoli che i cittadini europei incontrano tuttora nell'esercizio del diritto alla libera circolazione all'interno dell'UE. Tra queste figurano campagne di sensibilizzazione sullo status di cittadino europeo, sui relativi diritti e sulle implicazioni nella vita quotidiana.

Le 25 azioni in sintesi:
+sarà più facile per le coppie internazionali sapere qual è il giudice competente e la legge applicabile ai loro diritti di proprietà (casa di proprietà comune); nendo uno strumento legislativo nel 2011;
+agevolare la libera circolazione dei documenti di stato civile (ad esempio, certificati di nascita);
+consentire ai cittadini e consulenti legali di reperire con facilità informazioni multilingue in materia di giustiziaattraverso il portale europeo della giustizia;
+migliorare la protezione degli indagati e degli imputati nei procedimenti penali;
+migliorare la tutela delle vittime di reati, proponendo un pacchetto di misure legislative;
+semplificazione delle formalità e delle condizioni per l'immatricolazione delle automobili registrate in un altro Stato membro. Interventi nei casi in cui il trattamento fiscale delle auto è discriminatorio e trovare soluzioni per raddoppiare le tasse di immatricolazione che possono ostacolare la libera circolazione dei cittadini e delle merci;
+facilitare l'accesso alle cure sanitarie transfrontaliere; dotare gli europei di un accesso online sicuro ai propri dati sanitari; diffondere l'uso di servizi di telemedicina entro il 2020. La Commissione, inoltre, consiglia un numero minimo comune di dati sui pazienti per l'interoperabilità delle cartelle cliniche a cui accedere o scambiare elettronicamente negli Stati membri entro il 2012;
+aumentare il diritto dei cittadini dell'Unione a ricevere assistenza nei paesi terzi, anche in tempi di crisi, da parte delle autorità diplomatiche e consolari di tutti gli Stati membri, e informare i cittadini attraverso un sito web e azioni di comunicazione;
+aggiornare le norme in vigore per la tutela dei consumatori che acquistano viaggi, in particolare su internet, e facilitare l'acquisto di viaggi da altri Stati membri;
+garantire un'insieme comune di diritti per i passeggeri che viaggiano con qualsiasi modalità di trasporto in tutta l'UE e di garantire un'adeguata applicazione di tali diritti, compresi i diritti dei passeggeri aerei (ad esempio in caso di lunghi ritardi e cancellazioni). La Commissione cercherà inoltre di garantire che i nodi di trasporto (per esempio aeroporti, stazioni, porti) progressivamente diventano luoghi in cui i cittadini possono ottenere un facile accesso alle informazioni sui loro diritti dell'Unione europea, in particolare quando si viaggia all'interno dell'UE;
+proporre ulteriori soluzioni per garantire che i passeggeri a mobilità ridotta possano più accedere a tutti i mezzi di trasporto e alle relative infrastrutture, tra cui un premio annuale alle città europee più accessibili. +Promuovere un migliore accesso ai servizi come l'assicurazione di viaggio e sviluppare e promuovere l'uso delle norme UE in materia di accessibilità per una strategia europea sulla disabilità 2010-2020;
+proporre nuove modalità per aumentare la fiducia dei consumatori nei prodotti turistici, organizzando campagne di sensibilizzazione per i turisti europei e monitorando la soddisfazione dei consumatori dei servizi (trasporti, alloggio, viaggi, ecc);
+esporre in modo comprensibile i diritti degli utenti dei servizi on-line attraverso la pubblicazione di un codice dei diritti online nell'UE entro il 2012;
+facilitare vertenze veloci e poco costose di risoluzione extragiudiziale dei problemi dei consumatori attraverso un sistema comunitario di risoluzione delle controversie online per le operazioni di commercio elettronico con un più ampio ricorso alla mediazione;
+facilitare la libera circolazione dei cittadini dell'UE e dei loro familiari di Paesi terzi attraverso le norme dell'Unione, anche in materia di non discriminazione con la promozione di buone pratiche e di una maggiore conoscenza delle norme comunitarie e migliorare la diffusione delle informazioni ai cittadini dell'UE circa i loro diritti di libera circolazione;
+migliorare le informazioni ai cittadini attraverso un nuovo sistema di scambio elettronico di dati per ridurre i ritardi e le difficoltà nello scambio di informazioni sulla sicurezza sociale;
+chiedere agli Stati membri di garantire la pubblicazione dei risultati delle elezioni del Parlamento europeo in contemporanea in tutti i Paesi dell'Unione Europea;
+chiedere agli Stati membri di garantire che i diritti di voto dei cittadini dell'Unione nello Stato di residenza siano pienamente applicati;
+proporre una semplificazione delle procedure per i cittadini dell'UE che intendono candidarsi nel loro Stato residenza, e migliorare l'attuale meccanismo per prevenire il doppio voto nelle elezioni del Parlamento europeo, tenendo conto dei tempi e dell'esito di una futura riforma elettorale del Parlamento europeo;
+lanciare una discussione per individuare le opzioni per evitare che i cittadini dell'UE perdano i loro diritti politici e quindi di esercitare il loro diritto alla libera circolazione;
+sviluppare il portale web Your Europe (La tua Europa) in un punto di informazione sui diritti dei cittadini e delle imprese nell'UE, facile da usare e accessibile via web (http://ec.europa.eu/youreurope) e via un numero di telefono gratuito (Europe Direct Contact Center). Il portale fornirà informazioni chiare e pratiche ("front office") e trasmetterà le domande ai vari centri di assistenza specializzati ("back office");
+razionalizzazione delle reti di informazione negli Stati membri in modo che i cittadini possano trovare facilmente il punto di contatto a livello nazionale, regionale e locale. Rappresentanze della Commissione negli Stati membri, insieme con i 500 centri di informazione Europe Direct, per migliorare la promozione dei diritti dei cittadini anche attraverso una migliore collaborazione e interazione con la normativa comunitaria a livello di assistenza e di risoluzione dei problemi;
+rafforzare la consapevolezza nei cittadini del loro status di cittadinanza europea e dei loro diritti e del significato nella loro vita quotidiana, proponendo la designazione del 2013 come Anno europeo dei cittadini per l'organizzazione di eventi mirati sulla cittadinanza dell'Unione europea;
+rendere più semplice per i cittadini europei utilizzare il sostegno finanziario della Commissione per lo sviluppo della cittadinanza europea, sfruttando le sinergie tra gli strumenti di finanziamento disponibili;
+esaminere nuovi modi per potenziare le informazioni sugli affari europei, caratterizzati da indipendenza, reporting professionale e di alta qualità, in questo contesto, la Commissione esaminerà anche le opzioni per un finanziamento di Euronews.

Inoltre, durante quest'Anno europeo dei cittadini la Commissione pubblicherà la seconda relazione sulla cittadinanza dell'Unione, che fungerà da piano d'azione inteso a eliminare i rimanenti ostacoli che impediscono ai cittadini dell'Unione di godere pienamente dei propri diritti. Con la proclamazione del 2013 "Anno europeo dei cittadini", la Commissione europea tiene fede alla promessa fatta nella relazione sulla cittadinanza dell'Unione e risponde alla richiesta espressa dal Parlamento europeo.

Informazioni
Anno europeo dei cittadini: http://europa.eu/citizens-2013
Dibattiti con i cittadini sul futuro dell'Europa: http://ec.europa.eu/european-debate/index_it.htm
La parola ai cittadini europei: Risultati della consultazione sui diritti dei cittadini dell'UE:http://ec.europa.eu/justice/citizen/files/eu-citizen-brochure_en.pdf
Homepage di Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria europea per la Giustizia: http://ec.europa.eu/reding
Allegato:
Relazione 2010 sulla cittadinanza dell'Unione (in inglese)
Comunicato stampa della Commissione europea per il rafforzamento della crescita e dei diritti dei cittadini (ottobre 2010)