domenica 10 luglio 2011

"blue economy": tecnologie frutto della osservazione amorosa del funzionamento della natura e costa molto meno della green economy...

"BLUE ECONOMY" di Gunter Pauli, economista d'impresa, autore di numerosi libri, fondatore di Zeri (Zero Emission Research Initiative) che è una rete internazionale di scienziati, studiosi ed economisti sistematicamente tesi a ricercare soluzioni innovative valorizzando le infinite risorse della natura.

Coltivare funghi sui fondi di caffè, usare un cellulare senza batteria, che sfrutta il calore prodotto dal corpo e le vibrazioni della voce umana o, ancora, imitare i sistemi di raccolta dell’acqua di un coleottero per ridurre il riscaldamento globale, sostituire le lame in metallo dei rasoi “usa e getta” con fili di seta.

Fantascienza? No, sono semplicemente "realtà" che non ci viene comunicata in modo adeguato dagli interessi dei circuiti mediatici...

In natura non esistono nè 'disoccupati' nè 'rifiuti', insomma concetti che vanno abbandonati al più presto....

Tutti i regni, minerale, vegetale ed animale in natura svolgono un compito e ciò che spesso frettolosamente 'pare' scarto degli uni diventa materia prima per altri, in un sistema “a cascata” in cui niente viene 'buttato via' come inutile spreco.

Ecco la "blue economy" : tecnologie frutto della osservazione amorosa del funzionamento della natura. Diversamente dalla green economy necessità di minore impiego di capitali e crea maggiori flussi di reddito aumentando, davvero, il capitale sociale della collettività...

Un libro tutto da leggere...