lunedì 15 febbraio 2010

"Nuova Leva di Politici Cattolici per il Mondo del terzo millennio": intervista a mons.Gianpaolo Crepaldi Arcivescovo di Trieste


Da una parte, è viva l´idea che i cattolici debbano raccogliersi in una forza "cattolica"; dall´altra c´è la "dispersione" nei diversi schieramenti.La chiesa va verso... quale dei due modelli?
Il problema va affrontato a due livelli: quello della presenza politica e quello della formazione.
L’espressione politica dei cattolici in un solo (o prevalente) partito dipende da un giudizio prudenziale di opportunità, non è una necessità assoluta ma non deve nemmeno essere demonizzata come sbagliata... Il criterio più convincente potrebbe essere quello della “unità possibile”, laddove l’aggettivo possibile ha due significati: affermare che l’unità è fattibile, e che la si attuerà secondo il responsabile giudizio prudenziale relativo ai tempi, alle situazioni e alle scelte in gioco, ossia per quanto possibile...

"Nuova generazione", "Nuova leva" ma ciò che non si vede è una nuova scuola politica di ispirazione cattolica. Quale è secondo lei il futuro della politica cattolica a livello educativo? La politica di area cattolica sarà sempre più appannaggio dei movimenti?
Qui entriamo nel campo formativo. Dopo la fase che io chiamo della resistenza (Paolo VI) e dell’attesa (Giovanni Paolo II) è ormai iniziato il tempo della ripresa (Giovanni Paolo II e Benedetto XVI). Ripresa nel senso che i cattolici dispongono ormai di tutti i punti di riferimento e di tutti gli strumenti per riorganizzare e riorientare la loro formazione in ordine ad una presenza storica di un cattolicesimo di popolo... Questi principi orientativi sono dati dal magistero di Benedetto XVI(...con il Suo Sesto Continente "il Digitale"...)...dalla Congregazione della Dottrina della Fede, dal Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, dalla Caritas in Veritate...
La mia idea è che si dovrà andare verso una" mobilitazione formativa" di tutti... frutto di una Chiesa che non ha perso la propria vocazione di essere a "servizio del mondo nella verità" che il mondo da solo non si sa dare. La Dottrina sociale della Chiesa ora viene rilanciata ora viene dimenticata... e si inseguono non i "segni dei tempi" ma le "mode dei tempi"... e chi rimane indietro... rimane indietro.