domenica 17 maggio 2009

PROTOCOLLO DI INTESA
Addì 03 Dicembre 2005 (duemilacinque), in Cividale del Friuli,
tra:
– Prof. VUGA Attilio, Sindaco di Cividale del Friuli,
– On. Prof. CORSINI Paolo, Sindaco di Brescia,
– CESCA Bruno, Presidente del Forum delle Associazioni di Promozione del Turismo Sociale "Civitas Austriae",
– BANDERA Luigi, Presidente del Forum delle Associazioni di Promozione del Turismo Sociale di Brescia,
– SCARBOLO Diego, Presidente Associazione Longobardia, rappresentato per la firma del presente atto dal Consigliere delegato FORNASARO Franco
preso atto che:
a) In data 24 Febbraio 2005 tra i due Sindaci e i Presidenti dei due Forum è stata firmata una Lettera di intenti in cui si stabiliva una azione comune per valorizzare, ai fini di promozione turistico-economica e formativa, il portato storico dell’esperienza longobarda delle due città, individuate come simbolo della complessiva parabola storica dell’antico popolo;
b) Nella stessa Lettera di intenti si dava vita a un Gruppo di studio incaricato, in forma autonoma e indipendente, di elaborare le linee programmatiche di una comune azione di promozione e valorizzazione in chiave longobarda delle due città e territori di riferimento ai fini di:
b1 – dare corpo a una comune progettazione inerente l’attualizzazione della storica trasmigrazione dei Longobardi dalle aree Scandinave al Centro-Europa, al Nord Italia e sino all’area ionica e la loro contestuale funzione catalizzatrice delle culture latine germaniche, austro-ungariche e slave, costituendo un innovativo "corridoio geo-culturale" italiano e internazionale basato sui due punti-cardine di Cividale e Brescia (alfa ed omega dell’esperienza storica longobarda in Italia)
b2 – operare congiuntamente per la valorizzazione delle esperienze storiche riferibili alla condivisa matrice longobarda, intesa come paradigma per fornire ai giovani una rilettura della storia europea per la costruzione di una "cultura nuova per una civiltà nuova" e realizzare iniziative comuni nel campo del turismo sociale e giovanile aventi finalità culturali, contenuti etici e di sostenibilità territoriale;


b3 – utilizzare il patrimonio ereditario di conoscenze, esperienze, relazioni e competenze professionali, accumulato in decenni di operatività, di cui sono portatrici le distinte identità delle Associazioni Socie dei due Forum;
b4 – attivare il potenziale di sviluppo a favore dei "sistemi " museali, dell’ospitalità, del turismo educativo giovanile e sociale nonché delle attività economiche dei territori di Cividale e Brescia;
b5 – valorizzare le iniziative culturali promosse dalle Amministrazioni comunali.
c) Al fine di dare valore giuridico e organicità alla propria elaborazione, il Gruppo di studio ha ritenuto necessario dar vita all’Associazione nonprofit denominata "Longobardia", il cui Statuto è da considerarsi quale atto integrante del presente Protocollo di intesa;
d) La città di Cividale del Friuli, già inserita nell’elenco dei siti nazionali tutelabili dall’Unesco, ha rinnovato la propria proposta al Ministero dei Beni Culturali presentando una candidatura "a rete" per i siti relativi ai "primi centri del potere longobardo in Italia", in essa includendo – in primis fra le altre – la città di Brescia oltre alle località di Sirmione e Leno ubicate nella stessa provincia di Brescia;
e) La procedura di candidatura prevede – secondo le indicazioni del citato Ministero e dell’Unesco – la realizzazione di piani di gestione dei beni, tutelabili per ciascuna località designata e, in ragione della candidatura "a rete", tali piani necessitano di alcuni indirizzi di generale coordinamento;
f) Il Gruppo di studio ha elaborato e consegnato una proposta complessiva finalizzata a razionalizzare il "sistema" delle candidature collocandole nell’ambito di una così individuata e definita "Regione Virtuale Europea" ("Virtual European Region") denominata "Longobardia" (o "Langobardia");
e considerato inoltre che:
A – Brescia fa parte del Sistema Turistico Città d’Arte della Pianura Padana con l’obiettivo – che qui si richiama come generale finalità anche del presente atto – "di costituire un nuovo sistema di offerta turistica integrata, che colleghi risorse culturali ed artistiche esistenti nei territori di riferimento, nonché di valorizzare, nei mercati italiani ed esteri, un nuovo prodotto turistico univoco e distinto, riconducibile ad un territorio con caratteristiche culturali, storiche e geografiche omogenee";
B - L’art. 5 della legge 29 marzo 2001 n. 135:
B1) introduce la nozione di Sistemi Turistici Locali quali "contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i
prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale, e/o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate";
B2) prevede che i suddetti Sistemi Turistici Locali debbano essere promossi dagli Enti locali o da soggetti privati, singoli o associati, attraverso forme di concertazione con gli enti funzionali, con le associazioni di categoria che concorrono alla formazione dell’offerta turistica, nonché con i soggetti pubblici e privati interessati;
B3) stabilisce che le Regioni provvedano a riconoscere i Sistemi Turistici Locali;
C – La candidatura all’UNESCO di "Cividale e le prime sedi di potere longobarde in Italia" include città e siti nelle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia e che, a tal riguardo:
C1 - la Regione Veneto tra gli strumenti di programmazione turistica regionale considera i Sistemi Turistici Locali, art. 13 della Legge Regionale 4 novembre 2002, n. 33;
C2 - la Regione Lombardia definisce il Sistema Turistico quale "insieme di programmi, progetti e servizi orientati allo sviluppo turistico del territorio", art. 5 comma 1, e "assicura il coordinamento e le azioni necessarie per la costituzione di sistemi che interessino più Province o più Regioni", art. 5 comma 6, della Legge Regionale 14 aprile 2004, n. 8;
C3 - la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia prevede la costituzione di forme di aggregazione pubblico-privata, ma non recepisce l’art.5 della L.135. Le forme di aggregazione previste e sostenute dalla Regione sono due: i Consorzi turistici per la gestione, promozione e commercializzazione del prodotto turistico, costituiti da soggetti privati, con l’eventuale partecipazione di enti pubblici, e le Società d’Area, società a prevalente capitale pubblico, con compiti di promozione turistica e gestione di attività economiche turistiche di interesse regionale.
Tutto ciò premesso e considerato,
le Parti convengono e stipulano
quanto segue:

1) Premesse e considerazioni costituiscono parte integrante del presente Protocollo di intesa;
2) Fatte proprie le proposte elaborate dal Gruppo di studio costituitosi in Associazione Longobardia ed assumendo il ruolo promotore ad esse derivante dall’essere Cividale del Friuli e Brescia alfa ed omega dell’esperienza storica del regno longobardo in Italia, le Parti danno sviluppo alla "Regione Virtuale Europea" (Virtual European Region), denominata "Longobardia" (o "Langobardia").

3) La Regione Virtuale Europea Longobardia è caratterizzata dalla comune matrice longobarda delle città e delle realtà territoriali coinvolte ed è basata sulla costruzione – a livello anzitutto interregionale e nazionale – di un Sistema Turistico, articolato in filiera turistica integrata, finalizzata a valorizzare anzitutto i patrimoni ereditari longobardi delle città e dei siti candidate all’UNESCO, ma anche a dare visibilità e attenzione alla matrice longobarda di altre città e siti, italiani e d europei.
4) Nell’ambito della Regione Virtuale Europea Longobardia le Parti si impegnano a sviluppare innovative e strategiche tipologie di relazione e di organizzazione tra mondo istituzionale e realtà private (Sistema Longobardia) finalizzate allo sviluppo dei territori di riferimento sia nella loro individualità e nelle loro caratterizzazioni e tipicità, sia nel loro insieme, con il più generale obiettivo di costituire un omogeneo "corridoio geoculturale europeo" basato tanto sulla condivisa eredità identitaria longobarda quanto sulla sua attualizzazione come ricerca e sviluppo degli elementi condivisi che favoriscono l’unione dei Popoli e delle Genti d’Europa.
5) Il "Sistema Longobardia" svilupperà funzioni organizzative e di promozione integrata turistico-economica e promuoverà lo sviluppo di ricerche, attività innovative e iniziative mirate – anche in collegamento con Centri di competenza costituti da realtà accademiche e da Istituzioni di promozione economica territoriale – per costituire, implementare e consolidare una "rete" informativa-formativa-produttiva e di servizi dedicati atti a qualificare e migliorare l’offerta del territorio ed i suoi livelli di ospitalità.
6) Per le finalità di cui sopra le Parti riconoscono il riferimento concettuale di "Turismo dello Sviluppo", inteso quale volano di crescita sia delle singole persone, nessuna esclusa, sia delle complessive realtà economico-sociali di riferimento e improntato a criteri di Socialità, Sostenibilità e Solidarietà.
7) Con successivo atto e apposito regolamento le Parti si riservano di dar vita, con la forma giuridica da convenirsi, al vero e proprio "Sistema Longobardia" composto – in qualità di Soci fondatori – dalle Parti firmatarie il presente Protocollo di Intesa e basato anche sulla possibile e concordata evoluzione dell’Associazione Longobardia.
8) In base ad accordo con l’Associazione Longobardia – depositaria della elaborazione costitutiva del "Sistema Longobardia" – le due Amministrazioni comunali, in sintonia con i rispettivi Forum delle associazioni di promozione del turismo sociale, contribuiranno ad evolvere il logo elaborato dalla Associazione sopra citata al fine di costituirlo in marchio d’area, contraddistinto da apposito regolamento, e finalizzato ad attribuire valore aggiunto ai territori e alle rispettive produzioni e servizi di accertata qualità, finalizzati e finalizzabili allo sviluppo della Regione Virtuale Europea Longobardia.
9) Il nucleo di coordinamento del "Sistema Longobardia" – composto dai rappresentanti indicati dalle Parti – avrà il compito di organizzare, implementare e controllare la "rete" del Sistema Turistico Interregionale e del "corridoio geoculturale europeo" anche attraverso l’adozione di strumenti e tecnologie multimediali e di coniugare lo sviluppo sia delle attività "nonprofit" e del volontariato sia delle attività economiche "profit".

10) Sin d’ora le Parti riservano alle due Amministrazioni comunali la governance del "Sistema Longobardia", da attuarsi con l’approvazione dei programmi annuali e delle relative rendicontazioni di attività, e sancita in base alle formulazioni statutarie da definirsi.
11) Le Parti si impegnano ad agire nei confronti delle Istituzioni di superiore livello (Provincia, Regione, Stato, Unione Europea e suoi organismi), delle Camere di Commercio e dei privati (Aziende, Banche, Fondazioni, Enti fieristici, ecc.) al fine di reperire i finanziamenti necessari a garantire l’attività e lo sviluppo del "Sistema Longobardia".
Letto, approvato e sottoscritto